Glottologo e filologo germanista (Tirschenreut, Palatinato Superiore, 1785 - Monaco di Baviera 1852). Insegnante a Madrid nel 1806, nel 1808 fondò a Basilea una scuola privata. Dopo aver partecipato, come [...] all'università, nel 1840 anche bibliotecario, nel 1846, infine, professore ordinario, sempre a Monaco. Sui dialetti bavaresi lasciò due lavori fondamentali, Die Mundarten Bayerns, grammatikalisch dargestellt (1821) e un Bayrisches Wörterbuch (4 ...
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Stella, Angelo. - Linguista e filologo italiano (Travedona Monate, Varese, 1938 - Pavia 2023). Allievo di M. Corti, si è laureato presso l’Università degli studi di Pavia, dove ha insegnato Dialettologia [...] è stato presidente del Centro nazionale di studi manzoniani. Durante la sua carriera si è occupato di lingua, letteratura, dialetti e cultura materiale di area padana, in particolare di A. Manzoni e della sua eredità letteraria; ha curato le edizioni ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] Italy. A sociolinguistic study, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Savoia, Leonardo M. (1994), Alcuni elementi per una classificazione dei dialetti arbëreshë, in Altimari & Savoia 1994, pp. 169-210.
Savoia, Leonardo M. (2008), Studi sulle varietà ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] vi davo con questo stocco (Machiavelli, La mandragola, atto IV; cit. in Rohlfs 1954: § 749)
Questa soluzione è diffusa tra i dialetti sudorientali, in particolare nel Salento:
(41) vivía ci nc’era acqua «berrei se ci fosse acqua» (cit. in Rohlfs 1954 ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] (cap. 26)
(11) Anderò a rasciugarmi e a riscaldarmi, e poi? … e poi sarà quel che sarà (cap. 28)
Nei dialetti italiani il fenomeno della sincope ha evoluzioni differenti, come mostra l’isoglossa numero 5 La Spezia-Rimini (Rohlfs 1937: 10; ➔ isoglossa ...
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(serbocr. Istra) Penisola della costa nord-orientale dell’Adriatico (3895 km2 con 380.000 ab. ca.), tra i golfi di Trieste e di Fiume, compresa per la sezione settentrionale nella Slovenia e per quella [...] ), con alcune caratteristiche che sono il residuo di una latinità regionale indigena, e altre che corrispondono a quelle dei dialetti veneti nella loro fase più remota. In villaggi a NE vive un nucleo di Romeni con una parlata arcaica (istroromeno ...
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Filologo serbo-lusaziano (Grosshänchen, Sassonia, 1854 - Bautzen 1932). Studiò filologia classica e slava a Lipsia e Jena, poi si dedicò allo studio della lingua e del folclore della Lusazia. Tra le sue [...] della lingua basso-lusaziana (Słownik dolnoserbskeje rĕcy a jeje narĕcow "Dizionario della lingua serbo-lusaziana inferiore e dei suoi dialetti", 1921-28). M. fu anche un attivo difensore e divulgatore della lingua e della cultura del suo popolo. ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] italiani (Serianni 1998: 55). Al maschile singolare e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare se l’etnico è introdotto da verbi come parlare, scrivere o se ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] selezione del processo sono le parole tronche, sia nel toscano (ad es., fu → fùe, però → peròe) che in molti dialetti meridionali, nei quali tuttavia può esser aggiunta anche un’intera sillaba (ad es., calabr. cantà → cantàdi).
Molto più vitale, per ...
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ACCHITO O ACCHITTO?
La forma corretta è acchito. Seppur frequente nel parlato, e anche nello scritto informale, la variante acchitto è decisamente sconsigliabile.
La parola deriva dal francese acquit, [...] è registrata nei vocabolari solo a partire dalla fine dell’Ottocento.
Acchitto è in realtà un regionalismo meridionale, diffusosi probabilmente per influenza di un’altra parola molto comune nei dialetti meridionali: acchitto ‘mucchio, cumulo’. ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...