Insieme di popolazioni del Kordofan meridionale, nel Sudan, parlanti una lingua del gruppo sudanese. Il termine N. è adoperato anche per indicare l’insieme dei gruppi umani che vivono tra Assuan, in Egitto, [...] rivelato da frammenti di testi religiosi conservati nella Biblioteca di Berlino e del British Museum; il n. moderno ha una ricca letteratura popolare ed è parlato in alcune zone della Nubia e del Kordofan, dove ne sono stati distinti vari dialetti. ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] che per primo portò a termine una ricostruzione completa in notazione fonetica della lingua di questa opera, il Qieyun rappresentava il dialetto parlato a Chang'an, la capitale delle dinastie Sui (581-617) e Tang (618-907). Oggi è chiaro, invece, che ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] anche per gli usi particolari di neologismi o tecnicismi attinti dalle lingue speciali, o più raramente dai dialetti, impiegati nella lingua di oggi con finalità specifiche di differenziazione o distanziamento consapevole dal linguaggio di tutti ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] non esistendo una marcata difformità tra le varie parlate regionali della G., è possibile fare una distinzione tra i dialetti del nord e i dialetti del sud; un posto a parte hanno lo zaconico (parlato in una zona montuosa del Peloponneso, ha elementi ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] alla famiglia indoeuropea, in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale ...
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Zapotechi Popolazione del Messico centro-meridionale, residente da antica data nella porzione meridionale dell’attuale Stato di Oaxaca. Gli Z. erano distinti in numerose tribù, riunite in uno Stato a regime [...] , colonnati, stele istoriate ecc.
La popolazione attuale della zona è divisa in numerosissimi sottogruppi parlanti dialetti mutualmente comprensibili. Dal punto di vista linguistico, lo zapoteco è inserito dagli studiosi nel phylum linguistico ...
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Sesta lettera dell’alfabeto greco comune più antico, indica la semivocale u̯ e ha la forma o [. Dapprima denominata con il nome dell’originaria lettera fenicia u̯àu, fu poi, considerato il suo aspetto [...] f.
In fonologia greca, si chiama d. anche il suono della semivocale u̯. Questa è documentata per quasi tutti i dialetti del greco antico, ma tende in genere a scomparire: nello ionico orientale scompare in fase preistorica, nell’attico verso l’8 ...
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SZINNYEI, József
Carlo Tagliavini
Linguista ungherese, nato a Presburgo (Bratislava) il 26 maggio 1857, morto a Budapest il 14 aprile 1943. Dal 1883 incaricato di lingua e letteratura finnica nell'università [...] nyelv az Árpádok korában?, (Come suonava la lingua ungherese al tempo degli Árpád?), Budapest 1895; il monumentale dizionario dei dialetti ungheresi: Magyar Tájszótár, Budapest 1893-1901, in due grossi volumi, e i suoi ormai classici (e ancora unici ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] del Mar Nero tra cui l’osmanico, lingua letteraria e ufficiale della Turchia; d) dialetti del Volga.
Letteratura
Nella produzione letteraria dei popoli t. si può distinguere una letteratura t. preislamica, una t. islamica dell’Asia centrale e ...
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SOMMERFELT, Alf Axelssøn
Carlo Tagliavini
Linguista norvegese, nato a Trondheim il 23 novembre 1892. Dal 1918 al 1926 fu docente, dal 1926 al 1931 professore straordinario e dal 1931 ordinario di linguistica [...] la sua attività scientifica con ricerche monografiche nel campo delle lingue celtiche in cui condusse anche inchieste dirette su dialetti attuali. All'italo-celtico è dedicata la sua tesi della Sorbona ("de" en italoceltique, Cristiania 1920) e al ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...