Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] considerano invece a sé stante quest’ultimo gruppo (Grassi, Sobrero & Telmon 2003: 70). L’area mediana comprende i dialetti delle Marche centrali e meridionali (con esclusione della Valle del Tronto), dell’Umbria centro-orientale, del Lazio a est ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] con cui si indica l’aggiunta di una vocale o di una sillaba in fine di parola: aman(t) > amano, sī(c) > dialetti centro-meridionali sine «sì».
Rientrano nei fenomeni generali anche la metatesi, con cui si intende il cambio di posto subito da un ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] di Guascogna e il re di Cipro. Novella di Giovanni Boccaccio (Dec. I, 9) tradotta nei parlari del Lazio (1930), in I dialetti di Roma e del Lazio. Studi e documenti pubblicati in memoria di Ernesto Monaci sotto il patrocinio del comune di Roma, Roma ...
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Linguista italiano (Trento 1882 - Empoli 1977); prof. di glottologia (1925-32) all'università di Firenze. Ha dedicato numerosi saggi allo studio di diversi dialetti italiani, del latino volgare, dell'etrusco, [...] dell'ellenismo nell'Italia meridionale, del sostrato mediterraneo, raccolti nel volume Sostrati e parastrati nell'Italia antica (1959). È autore di una Fonetica generale (1938) e di numerosi studî che ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino (dialetti ladini); italoromanzo (dialetti galloitalici, veneti, toscani, centromeridionali ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] a ˈporta] «non apre la porta»).
Un carattere di molte situazioni italiane è la presenza di un continuum di varietà italiano-dialetto, avente ai poli estremi da un lato l’italiano standard e dall’altro la parlata locale, fra cui si collocano varietà ...
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koinè Lingua comune, come uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale e su un territorio piuttosto esteso, con caratteri uniformi (in contrapposizione ai dialetti locali e alle [...] come lingua scritta e letteraria in tutto il Mediterraneo centro-orientale ellenizzato, eliminando progressivamente le parlate e i dialetti locali e imponendosi anche a parlanti di origine non greca. A differenza delle parlate greche di età anteriore ...
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Linguista e filologo (Brema 1862 - Breslavia 1941), prof. alle univ. di Greifswald (1890) e Breslavia (1902). Dedicò ricerche particolari e studî d'insieme ai dialetti frisoni, a quelli slesiani, alle [...] rispettive letterature, alla letteratura tedesca medievale. Raccolse nella Deutsche Bühnenaussprache (1898; 19a ed. 1969) le norme unitarie della corretta pronuncia tedesca fissate ufficialmente, con valore ...
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Filologo e bibliografo (n. in Francia 1668 - m. Londra 1747), appartenente a una famiglia di ugonotti emigrati in Inghilterra. Pubblicò (1706) un trattato sui dialetti greci e curò numerose edizioni di [...] classici greci e latini e la seconda edizione dei Marmora Arundelliana (1732-33). Tra le sue opere di storia delle tipografie presentano ancora interesse Stephanorum historia (2 voll., 1713) e Historia ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] pøi̯lə] «pelo») o ĕ / ŏ ([ˈɾɔu̯tə] «ruota», [ˈkɔu̯ɾə] «cuore»).
Riferendosi alle attestazioni di questo fenomeno nei dialetti d’Italia, molti autori stranieri (ma talvolta anche italiani) parlano di dittongazione o, più in generale, di alterazione di ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...