Caratteristica degli antichi dialetti eolici dell’Asia Minore, consistente nella mancanza di parole ossitone; l’accento risale dall’ultima sillaba verso l’inizio della parola nei limiti delle norme accentuative [...] del greco ...
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Gruppo di dialetti albanesi settentrionali (alb. gégë), parlati nella zona a N del fiume Shkumbin; sono alla base della lingua nazionale e letteraria albanese, sviluppatasi solo dagli inizi del 20° secolo. ...
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Il principale dei quattro dialetti in cui si suddivide la lingua romena. Comprende parecchie varietà locali ed è parlato nella Valacchia, Moldavia, Transilvania, Banato, Bucovina, Bessarabia, Dobrugia [...] e Banato iugoslavo. La lingua letteraria romena si fonda sul d. parlato nella Valacchia ...
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Uno dei due principali dialetti copti. Parlato nella regione di Tebe, può considerarsi il più diretto continuatore della lingua egiziana tarda, di cui conserva fedelmente alcuni caratteri. In s. sono scritti [...] molti antichi documenti della letteratura copta (➔ Copti) ...
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mozaràbico Gruppo di dialetti romanzi arabizzati parlati nei territori spagnoli sottoposti alla dominazione musulmana fra l'8° e il 13° secolo. Le esigue testimonianze scritte del m., per es. le khargia [...] (brevi refrain a congedo di composizioni poetiche in arabo o ebraico), testimoniano come esso abbia mutuato dall'arabo soprattutto elementi lessicali, che spesso per mediazione del m. sono filtrati nelle ...
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Denominazione complessiva dei dialetti franchi, appartenenti al gruppo germanico occidentale; si differenziarono tra loro fin dall’alto Medioevo, sia per la diversa storia politico-culturale dei territori [...] in cui erano parlati, sia per la diversa partecipazione al più importante carattere e fenomeno fonetico delle lingue tedesche, la seconda mutazione (o rotazione) consonantica. Si possono distinguere in: ...
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(ted. Mitteldeutsch) Gruppo di dialetti tedeschi della Germania mediana che comprende il medio-francone, il francone renano, lo slesiano, il sassone superiore e il turingio, e che rappresenta, specialmente [...] nei riguardi della seconda rotazione consonantica, condizioni fonetiche intermedie tra l’alto-tedesco e il basso-tedesco. Il m. ebbe una parte fondamentale nella formazione della lingua letteraria tedesca, ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] contesti formali e con interferenze dialettali più marcate per i parlanti istruiti; i secondi possono anche non conoscere il dialetto, e in questo caso i tratti locali non sono dovuti a un’interferenza diretta. Alcuni fenomeni dell’italiano regionale ...
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Idioma germanico, discendente direttamente da alcuni dialetti nederlandesi parlati nella seconda metà del Seicento, quando un contingente nederlandese si stanziò al Capo di Buona Speranza. Tali dialetti [...] subirono ben presto un processo di semplificazione per le modificazioni che vi apportarono i numerosi stranieri che operavano al Capo. L’a. quindi differisce dalla lingua madre per talune alterazioni fonetiche, ...
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Sottofamiglia del grande gruppo linguistico chibcha. Dialetti b. sono tuttora parlati dalle popolazioni Colorado e Cayapa (Ecuador), Cuna (Panama), Guatuso (Costa Rica). ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...