La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 1874), sostenne da un lato la necessità di non discriminare le scuole rurali, dall’altro l’utilità di partire dai dialetti, facendone oggetto di confronto con la lingua, in modo da conquistare attraverso lo studio – non attraverso l’imposizione di un ...
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Insieme di popolazioni del Kordofan meridionale, nel Sudan, parlanti una lingua del gruppo sudanese. Il termine N. è adoperato anche per indicare l’insieme dei gruppi umani che vivono tra Assuan, in Egitto, [...] rivelato da frammenti di testi religiosi conservati nella Biblioteca di Berlino e del British Museum; il n. moderno ha una ricca letteratura popolare ed è parlato in alcune zone della Nubia e del Kordofan, dove ne sono stati distinti vari dialetti. ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] alla famiglia indoeuropea, in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] (Alfonzetti 1992: 56), dove il parlante, non essendo in grado di portare a termine la frase in italiano, la riformula in dialetto:
(3) Tutti dobbiamo … Cci avissim’a gghiri a ddari a ffocu («Dovremmo andare a dargli a fuoco»)
(b) i riempimenti di ...
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superstrato In linguistica, in relazione a una determinata area, lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un certo periodo storico sovrapposto alla [...] romanza, perché sono tra i più idonei a rendere conto, con il concorso di altri fattori, della formazione di dialetti nell’ambito di una unità idiomatica; ma essi risultano redditizi nella ricerca diacronica in genere, per l’evidente apporto recato ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] e moderno avrebbe finito con il trasformare quel suono in i), mentre la pronuncia u si conservò in altri dialetti greci. Da uno di questi, il dialetto di Cuma, i Romani trassero la lettera V del loro alfabeto, con il valore di u. Ma nella grafia ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] il suo. Gli antichi chiamavano la coda “pene” […] ma oggi pene figura tra i termini osceni»
Della continua dialettica tra eufemismo e disfemia, oggi particolarmente evidente (cfr. Allan & Burridge 1991), si hanno nei secoli infinite testimonianze ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] , ricevere), e in qualche caso entrambe le forme con distinzione di significato (come in ripa e riva).
I dialetti conservano in gran parte le condizioni antiche, salvo qualche modificazione dovuta a influsso della lingua letteraria e della scrittura ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] , The typology of the Proto-Indo-European segmental inventory, in Journal of Indo-European studies, 1977, 5, pp. 41-53.
Lingue e dialetti. Popoli e civiltà dell'Italia antica, a cura di A.L. Prosdocimi, 6° vol., Roma 1978.
Th.V. Gamkrelidze, V.V ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] popolari siciliane (1871-1913), in 25 volumi di cui 4 dedicati ai Proverbi siciliani raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d’Italia (1879-1881). Le classiche raccolte di Giusti e di Pitrè sono state prese a modello per le numerose ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...