Metropolita di Corinto (sec. 12º), autore d'un trattato, che ebbe larga fortuna, sui dialetti greci (Περὶ ἰδωμάτων τῶν διαλέκτων), basato sugli antichi grammatici, scoliasti, ecc., e di un commento a Ermogene [...] (Περὶ μεϑόδου δεινότητος) ...
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Valloni Popolazione della metà sud-orientale del Belgio, di lingua francese. I V. costituiscono uno dei due elementi etnici, linguistici, culturali e politici del Belgio, di contro ai Fiamminghi (➔ Belgio). [...] piccardi e a sud con il lorenese, con cui ha in comune alcuni tratti fonetici. Si distingue all’interno dei dialetti francesi per spiccati caratteri di conservatività. Il lessico è caratterizzato da una grande quantità di elementi germanici.
Comunità ...
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induismo
Roberto Cipriani
La religione di Brahma, Vishnu e Shiva
L'induismo è la religione più diffusa in India. La sua base fondamentale è il dharma, cioè la legge morale, che serve soprattutto a mantenere [...] per la cultura induista sono i due poemi sacri Mahabharata e Ramayana, scritti in sanscrito ma tradotti anche nei vari dialetti indiani. Ogni regione ha proprie tradizioni e cerimonie, ma rimangono in comune le idee della distinzione fra puro e ...
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GERMONIO, Anastasio
Sandra Migliore
Nacque nel marzo 1551 a Sale delle Langhe, da Giambattista (notaio in Torino) e da Caterina, dell'antica famiglia dei marchesi di Ceva.
Tra i suoi fratelli si ricordano [...] .
Segnalatosi in gioventù per il gusto delle lingue antiche, di cui più tardi illustrerà la superiorità sui moderni dialetti volgari nelle Pomeridianae sessiones (Torino 1580) ammirate da G. Tiraboschi, il G. studiò giurisprudenza a Pavia e a ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] alla famiglia indoeuropea, in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] l’avrebbe preso con le mani, lasciando l’impronta di due dita, che si vede distintamente in due macchie; ma esiste nel dialetto piemontese anche la gallina di S. Pietro, cioè la coccinella), e in quelle astronomiche popolari (i Tre Re o Magi, le ...
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LUPETINO (Lupatino, fra Baldo d'Albona; la forma moderna croata Lupetina non è attestata nel secolo XVI), Baldo
Silvano Cavazza
Nacque ad Albona, sulla costa orientale dell'Istria veneziana, nel 1502 [...] faceva parte della provincia dalmata dell'Ordine: qui si segnalò subito come predicatore sia in italiano, sia nei dialetti croati della zona. Alla fine degli anni Trenta doveva già essere sostenitore delle dottrine dei riformatori evangelici tedeschi ...
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CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] con L. Serio, a scendere in campo nella polemica suscitata dalla pubblicazione di uno scritto di F. Galiani, Del dialetto napoletano (1779), che egli recensì burlescamente; e quando l'abate, irritato, lo attaccò nella seconda edizione del suo libro ...
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ACCOLTI (Accolti-Gil), Michele
Pietro Pirri
Di nobile casato, nacque a Conversano (Bari), non a Copertino o a Bari come qualcuno inesattamente scrive, il 29 genn. 1807. Nel 1830 ebbe un posto all'Accademia [...] da Anversa destinato alla missione delle Montagne Rocciose. I primi anni fu a Vancouver dove si dedicò allo studio dei dialetti di quelle popolazioni indigene. Succedette poi al p. de Smet come superiore della residenza di Willamett; ma il 29 sett ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...