GIANCARLI, Gigio Artemio
Laura Riccioni
Nato a Rovigo, si formò alla corte estense di Ferrara e visse a Venezia. Ne ignoriamo la data di nascita, da collocare comunque entro i primi decenni del XVI [...] di personaggi quali Garbuglio villano e Martino facchino bergamasco, ma che trova riscontro soprattutto nella lingua. L'uso dei dialetti, dal veneziano al pavano al bergamasco, è ampio ma non esclude il toscano letterario, cui ricorrono buona parte ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] : "La lingua della sarda nostra nazione, [(] venerabile per la sua antichità, pregevole per l'ottimo fondo de' suoi dialetti, [(] necessaria alla privata e pubblica società de' nostri compatrioti [(], giacque in somma dimenticanza in fino al dì d ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] 1920 apparve il suo primo lavoro su una rivista scientifica: Altre denominazioni del mirtillo nero (Vaccinium myrtillus L.) nei dialetti alpini, in Archivum Romanicum, IV (1920), pp. 498-500. Le brevi note di quegli anni dovevano rivelarsi poco più ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] una relazione inviata a Roma nel 1647 si diceva che era già in grado di confessare e predicare in quei dialetti "con muita sufficiencia", aggiungendosi che conosceva "tam ben otras lingoas". Il 31 luglio 1651 venne promosso alla professione solenne ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] quale aveva trovato viva la tradizione a Padova presso quei goliardi; mirabili la perfetta dosatura di latino, italiano e dialetti, gli effetti estrosi che nascono dall'incontro del lessico plebeo con la più alta tradizione classica e umanistica, che ...
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BASSI, Domenico
Ada Zapperi
Nacque a Chiavenna (Sondrio) nel 1834 da una famiglia di comici. Il padre, Valentino, che aveva sposato l'attrice Adelaide Pasquali, si era conquistato una buona fama di [...] a memoria, al punto di poter recitare molte volte senza suggeritore. Egli possedeva, inoltre, una 1 particolare disposizione per i dialetti e per la lingua francese, la perfetta conoscenza della quale gli permise di tradurre o ridurre per il suo ...
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Scrittore (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 - Siena 1985). Narratore tra i più significativi del Novecento italiano, nella costellazione letteraria disegnata dalle sue numerose opere si ibridano compiutamente [...] intessono una virtuosistica organicità di romanzo. C. ha anche curato una raccolta di Fiabe italiane "trascritte in lingua dai vari dialetti" (1956). Postumi sono apparsi i tre racconti di Sotto il sole giaguaro e i testi di 5 delle sei conferenze ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] . Fin dall'inizio, accanto a quello per il fiorentino e il toscano letterari, appare l'interesse per i grandi dialetti italiani: milanese, veneto, siciliano e altri, prima che fossero messi in ombra dal fiorentino. Mostrò inoltre un acuta curiosità ...
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ALIONE, Gian Giorgio (in alcune edizioni postume della sua opera è indicato erroneamente come Arione)
Alberto Asor Rosa
La documentazione sulla vita dell'A. è scarsissima. Ciò permise per lungo tempo [...] domenica, XXXII, n. 19, 8 maggio 1910, p. 3. Per lo studio del suo teatro e della sua lingua: D. Orsi, Il teatro in dialetto piemontese, Milano 1890, pp. 25-28; B. Cotronei, Le farse di G. G. A. poeta astigiano della fine del sec. XV, Reggio Calabria ...
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BIFFI, Giovanni Ambrogio
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Visse fra il XVI e il XVII secolo; si ignorano le date di nascita e di morte. Da G. Borsieri si ricavano le seguenti notizie: avviato dal padre al commercio, e posto in un [...] 1908, pp. 214-215; Th. Simar,Etude sur Erycius Puteanus, Louvain 1909, p. 188; E. Hess,I documenti letterari più antichi del dialetto milanese, Milano 1919, pp. 51-53; C. Salvioni, in Rend. d. Ist. lomb., s. 2, LII (1919), pp. 517-40; A. Belloni ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...