Naturalista e glottologo norvegese (Volda 1813 - Oslo 1896), contribuì con i suoi studi filologici ("Grammatica della lingua popolare norvegese") alla rinascita nazionale, aprendo una polemica linguistica [...]
Contadino, autodidatta, poi maestro di scuola, percorse in lungo e in largo la Norvegia per studiarne i dialetti rurali, soprattutto quelli occidentali, da lui considerati l'espressione più pura dell'antica cultura autoctona anteriore al secolare ...
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Filologo croato (Ragusa, Dalmazia, 1835 - Castelferretti, Ancona, 1914), autore della Grammatica della lingua serbocroata (1866-67). Redattore, dal 1883 al 1907, del grande "Dizionario" (Rječnik) dell'Accademia [...] di Zagabria, B. ha il merito di avere per primo distinto nel croato i prestiti dal dalmatico da quelli dai dialetti italiani. ...
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Editore italiano (San Giovanni in Persiceto 1912 - Bologna 1983). Dal 1936 libraio antiquario in Bologna, iniziò dal 1973, con sede in Sala Bolognese, l'attività editoriale, in prevalenza con edizioni [...] anastatiche. Ha pubblicato opere di archeologia, numismatica, musica antica, repertorî di bio-bibliografia italiana, storie locali, dialetti, folclore, letteratura. Ricordiamo la collana Scelta di curiosità letterarie inedite o rare dal sec. XIII al ...
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Linguista (Cencenighe 1921 - Padova 2007). Prof. univ. dal 1957, dal 1964 insegnò glottologia nell'università di Padova. Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca (1990). Tra i suoi principali temi [...] , 2 voll., 1967, in collab. con A. L. Prosdocimi; Dal venetico al veneto, 1991), il ladino (Schizzo fonetico dei dialetti ladino-veneti agordini, 1955; Saggi sul ladino dolomitico e sul friulano, 1972; La genesi del ladino o retoromanzo, 1991), i ...
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Filologo ed etnografo (Reichenbach, Slesia, 1823 - Nauheim 1901); prof. nelle univ. di Breslavia (1876) e Berlino (1889), dal 1891 diresse la Zeitschrift des Vereins für Volkskunde. Tra le sue opere: Die [...] deutschen Trauen im Mittelalter (1851); Altnordisches Leben (1856); pregevole soprattutto una Mittelhochdeutsche Grammatik (1877), oltre a buone grammatiche di dialetti tedeschi. ...
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Poeta (Milano 1886 - ivi 1939). Avvocato, collaborò ad alcuni giornali (tra cui L'Ambrosiano) e nel 1932 pubblicò una raccolta di versi in dialetto milanese, L'è el dì di mort, alegher!, poco notata anche [...] le forme del poemetto narrativo a serie di illuminazioni liriche, alla cui suggestività contribuisce la tensione deformante impressa al dialetto. Postume apparvero, a cura di F. Antonicelli e F. Rosti, le Poesie nuove ed ultime (1947), la cui ...
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Storico dell'arte (Blumenhagen 1763 - Weimar 1808). Esponente del Neoclassicismo e della settecentesca predilezione per l'Italia, dedicò gran parte delle sue opere a Roma, dove soggiornò dal 1793 al 1803 [...] Studien, 1806-08: oltre a una biografia del Canova, contengono saggi che vanno dal concetto del colore all'analisi dei dialetti italiani). Bibliotecario della duchessa Amalia di Weimar, F. scrisse una biografia di J. A. Carstens (1806) e fu anche uno ...
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Arabista e islamista (Rennes 1872 - Parigi 1965), fratello di Georges; prof. al Collège de France. La sua opera, benché in parte dedicata alla letteratura araba classica (Le Taqrīb de an-Nawawī traduit [...] et annoté, 1900; Les débuts de la prose littéraire arabe, 1927) di cui M. è profondo conoscitore, verte soprattutto sui dialetti del Maghrib (Le dialecte arabe parlé à Tlemcen, 1902; Textes arabes de Tanger, 1911; Textes arabes de Takrouna, 1925) e ...
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Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace [...] descrizione di luoghi e figure a lui cari. Scrisse utili libretti intesi a correggere errori di lingua frequenti in alcune regioni per effetto dei relativi dialetti (Abruzzesismi, 1884; Sardismi, 1887; Calabresismi, 1891). ...
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Commediografo e attore comico (Venezia 1510 circa - ivi 1571). Alcune commedie (la Rodiana, rappr. 1540; il Travaglia, rappr. 1546) s'attengono alla tradizio ne classicheggiante; altre (la Spagnola, rappr. [...] vivace colorito realistico. In esse, come nelle 4 Egloghe pastorali (1553), adoperò, insieme con la lingua letteraria, varî dialetti e linguaggi anche gergali. Una figura di vecchio, che compare in tutte le commedie, ha innegabili somiglianze con la ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...