I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ), in cui l’unità segue la decina (cosa che avviene peraltro anche per «sedici» in spagnolo, portoghese e in alcuni dialetti dell’Italia centrale), ed è aggiunta a questa o senza «segnale di collegamento» (Tekavčić 1980: 204), oppure tramite le ...
Leggi Tutto
TEMPO, AVVERBI DI
Gli avverbi di tempo indicano la circostanza o il periodo in cui avviene un fatto espresso da un verbo, un aggettivo o un altro avverbio. I più usati sono ora, adesso, ormai, subito, [...] a letto tardi.
Storia
Nell’uso letterario del passato era frequente anche l’avverbio mo ‘ora, tra poco’, che sopravvive oggi nei dialetti centromeridionali e in Lombardia
E io: “Buon duca, non tegno riposto / a te mio cuor se non per dicer poco ...
Leggi Tutto
Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] Sellier, 2 voll., vol. 1° (Tra Rinascimento e strutture attuali), pp. 259-272.
Giannelli, Luciano (2000), Toscana, in Profilo dei dialetti italiani, a cura di M. Cortelazzo, [poi] di A. Zamboni, Pisa, Pacini, 23 voll., vol. 9º (1ª ed. 1976).
Lausberg ...
Leggi Tutto
Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] della consonante e si estende ai foni a contatto. In varie lingue iraniche, australiane e scandinave, nonché in vari dialetti dell’Italia meridionale, il nesso tra vibrante e occlusiva a contatto viene prodotto come retroflesso (vedi Sorianello & ...
Leggi Tutto
Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] ).
L’uso del passato remoto varia a seconda delle regioni: l’uso nell’➔italiano regionale rispecchia grosso modo quello dialettale (➔ dialetti). Per le differenza da nord a sud, si veda la voce ➔ passato prossimo (Rohlfs 1969: 45-46; Bertinetto & ...
Leggi Tutto
Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] sillaba finale, dando luogo a forme con accento finale; in molte varietà regionali di italiano, così come nei dialetti corrispondenti, le forme dell’infinito presente generano parole ossitone; ad es., cantare → cantà, vedere → vedé (Rohlfs 1968: 359 ...
Leggi Tutto
Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] e moderno avrebbe finito con il trasformare quel suono in i), mentre la pronuncia u si conservò in altri dialetti greci. Da uno di questi, il dialetto di Cuma, i Romani trassero la lettera V del loro alfabeto, con il valore di u. Ma nella grafia ...
Leggi Tutto
Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] ; R. Giordano, Napoli, Liguori, pp. 1-24.
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (Fonetica; ed. orig. Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] in francese (ad es., lot /lo/ «partita (di merce)» ~ long /lõ/ «lungo»), in portoghese e anche in alcuni dialetti piemontesi, lombardi, liguri, emiliani, veneti. Non è rilevante per l’italiano, poiché non esistono coppie minime (➔ coppia minima ...
Leggi Tutto
In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] , ricevere), e in qualche caso entrambe le forme con distinzione di significato (come in ripa e riva).
I dialetti conservano in gran parte le condizioni antiche, salvo qualche modificazione dovuta a influsso della lingua letteraria e della scrittura ...
Leggi Tutto
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...