Studioso di tradizioni popolari e dialettologo (Capodistria 1878 - Torino 1969). Laureato a Vienna (1900) in filologia romanza, completò gli studî a Firenze. Dal 1939 condirettore dell'Archivio glottologico [...] italiano; dal 1941 prof. nell'univ. di Torino. Studiò i dialetti veneti e i problemi della geografia linguistica, e applicò allo studio delle tradizioni popolari i metodi della linguistica spaziale. Raccolse in volume alcuni Saggi e scritti minori di ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] criminale, visto che si parla della mafia russa o della mafia cinese, ma che pure resta legata alla Sicilia). Altri dialettismi, pur essendo entrati nella lingua, almeno per frequenza d’uso caratterizzano ancora un’area specifica (è il caso di molti ...
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Dialettologo (Siracusa 1843 - Noto 1905). Garibaldino nel 1860, di professione farmacista e insegnante di scienze naturali, dall'interesse per la poesia popolare siciliana (Canti popolari di Noto, 1875) [...] passò allo studio scientifico, con un metodo profondamente innovativo, di quei dialetti, contribuendo alla loro conoscenza con una Introduzione allo studio del dialetto siciliano (1882) e con un Saggio di toponomastica siciliana (1898). ...
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Dal nome ῾Ρωμαῖος con cui si chiamarono i Greci in età bizantina, in quanto abitatori dell’Impero Romano d’Oriente, e poi nelle età successive (gr. mod. ῾Ρωμιός), si dice in riferimento alla storia, alla [...] cultura, alla lingua o ai dialetti neogreci. ...
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In Francia, il dialetto che non possiede o che ha perduto una letteratura scritta, in contrapposizione al francese (anticamente il dialetto parlato nell’Île-de-France, percepito come più prestigioso), [...] specialmente nella variante letteraria. In Italia si usano denominare p. i dialetti franco-provenzali della Valle d’Aosta e di alcune vallate piemontesi. ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] quanto nelle scritture dei poeti e dei prosatori che quel linguaggio vivo avevano assunto nelle loro opere:
il toscano dialetto, e il fiorentino singolarmente, prese una tal grazia, purità, gentilezza e proprietà, che mai la maggiore. Tutti in quel ...
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Famiglia di lingue dell’Asia orientale, caratterizzata dall’uso di prefissi e infissi e dalla mancanza di suffissi. Si articolano, secondo un criterio geografico, in sei gruppi: a) gruppo centrale, con [...] il mon o talaing, il khmer o cambogiano e altri dialetti minori; b) gruppo orientale, su cui ha fortemente agito il malese, formato da cham, sedang, radé ecc.; c) lingue della penisola di Malacca, che presentano una fase arcaica incrociatasi con le ...
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Linguista e poligrafo (Spantekow, Pomerania, 1732 - Dresda 1806), noto soprattutto come autore di Versuch eines vollständigen grammatisch-kritischen Wörterbuches der hochdeutschen Mundart (1774-86), e [...] di Mithridates (1806-1817, continuato da J. S. Vater), dedicato all'esame comparativo di circa 500 lingue e dialetti. ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] , risalenti all’inizio del XIX secolo, si poterono mettere in relazione le parlate tedesche del Monte Rosa con i dialetti vallesani e con alcune parlate della Svizzera orientale. Con lo studio delle fonti, in particolare dei contratti di affitto ...
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Naturalista e glottologo norvegese (Volda 1813 - Oslo 1896), contribuì con i suoi studi filologici ("Grammatica della lingua popolare norvegese") alla rinascita nazionale, aprendo una polemica linguistica [...]
Contadino, autodidatta, poi maestro di scuola, percorse in lungo e in largo la Norvegia per studiarne i dialetti rurali, soprattutto quelli occidentali, da lui considerati l'espressione più pura dell'antica cultura autoctona anteriore al secolare ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...