Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] ] con o e di [y] con u) danno ai testi un aspetto italianeggiante che risulta fuorviante per chi non conosce il dialetto.
La prima Gramatica [sic] Piemontese, in italiano, si deve a Maurizio Pipino (1783): anche se totalmente inadeguata da ogni altro ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] & Nesi, Annalisa, La Sardegna e la Corsica, Torino, UTET, pp. 207-292.
Nesi, Annalisa (2002), La Corsica, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 959-974.
Thiers, Ghjacumu (1993), Language ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] evolute alle affricate postalveolari [tʃ] e [dʒ]);
(b) la conservazione dei nessi di consonante + l, rispetto all’ital. e ai dialetti settentrionali in cui l → j: [blaŋk] «bianco», [floːr] «fiore», [klaːf] «chiave», [ˈploe] «pioggia», ecc.;
(c) la ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] , quali il Condaghe di S. Maria di Bonarcado e la Carta de Logu. Nell’estremo settentrione isolano, si parlano a ovest il dialetto di Sassari (a Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino) e ad est il gallurese (a Tempio e nelle località a nord del ...
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Gruppo di dialetti parlati nel bacino medio del Rodano, e cioè in parte del Lionese e del Delfinato, nella Savoia, nella Svizzera romanda, nella Valle d’Aosta e in Val Soana, che presentano caratteri intermedi [...] d’altra parte, come il provenzale, conservano inalterata la a tonica che non segua a palatale (portar che è il lat. portāre). I dialetti f. sono sempre più ristretti, essendo limitati dall’uso delle lingue nazionali e di cultura, francese e italiano. ...
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Dialetti romanzi, formatisi nella Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico. I fenomeni fonetici più caratteristici sono la palatalizzazione [...] nord-occidentale (piemontese, lombardo, ligure, emiliano) sono detti gallo-italici, in quanto presentano caratteristiche in comune con i dialetti g. d’Oltralpe. Eredità dell’età normanna è inoltre la presenza di colonie linguistiche gallo-italiche in ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] agli altri volgari romanzi parlati come lingue native nel resto d’Italia. Di per sé, dunque, fenomeni di italianizzazione dei dialetti sono presenti da lungo tempo (cfr. Berruto 1997: 14). Ma fino almeno all’unità d’Italia, il terreno di contatto ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] intervistati afferma di impiegare nel dominio famiglia «solo o prevalentemente l’italiano», oltre il 28% «sia l’italiano che il dialetto» e il restante si esprime in una delle varietà locali dell’Emilia-Romagna. Si ponga attenzione che si tratta di ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Castelfidardo, Ancona, [faˈtːʃɛnːa ˈfatːa ke ˈdːiu la beneˈdiga] «faccenda fatta che Dio la benedica»), anche se il dialetto di Ancona e Falconara se ne mostra ancora immune, mentre, d’altro canto, conosce, come le aree più a nord, la riduzione delle ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] Dall'indagine ISTAT del 1995 risulta che circa il 60% dei cittadini italiani conosce ed è in grado d'usare un dialetto e che l'idioma del luogo mantiene posizioni fortissime in alcune aree regionali: Veneto, Trentino, Campania, Calabria e Sicilia (le ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...