(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] e del caicavo. Il serbo è fondamentalmente stocavo; il croato, anch’esso in prevalenza stocavo, si articola anche nei dialetti ciacavo (Istria, isola del Quarnaro e fascia costiera) e caicavo (regione di Zagabria, Karlovac e Bjelovar). Lo stocavo a ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] lingua letteraria il p., o lingua d’oc, è documentato dall’inizio del 12° sec. e non rivela un particolare fondo dialettale, ma un carattere eclettico aperto anche a influssi francesi. Ebbe due secoli ...
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Denominazione complessiva (ted. Plattdeutsch o Niederdeutsch) dei dialetti parlati nella Germania settentrionale. Dai dialetti del territorio medio-tedesco e alto-tedesco questi si staccano per la conservazione [...] persone plurali del verbo, la scomparsa del genitivo, sostituito da una perifrasi con von. Al b. si allacciano anche i dialetti nederlandesi e fiamminghi.
La più antica lingua letteraria basata sul b. è il sassone antico (➔ Heliand); nel Medioevo in ...
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Si dice dell’insieme delle lingue e dei dialetti neolatini stabiliti nell’area occupata dagli antichi Reti. Questa zona linguistica periferica della Romània è stata attraverso i secoli molto intaccata, [...] ridotta e frantumata, e di essa sopravvivono oggi i tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale: le parlate dei Grigioni, del Friuli e di alcune valli dolomitiche, note come dialetti ladini (➔ ladino). ...
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landsmål Denominazione della lingua norvegese moderna, fondata sui dialetti locali (contrapposto al Riksmål, il dano-norvegese tradizionale). ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] -é e il tipo somo per la prima persona plurale dell’indicativo presente di essere) che, variamente condivisi dai vari dialetti gallo-italici della Sicilia e della Basilicata, si presentano combinati in modo analogo solo in un’area del Nord-Ovest, che ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] da Matteo Melillo per il suo Atlante fonetico pugliese, e fu anche inserita nei materiali da indagare per la Carta dei dialetti italiani (v. oltre; per le inchieste dell’ALI, su cui vedi oltre, cfr. Campagna et al. 2007). Tra le versioni realizzate ...
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Il persiano moderno in opposizione al persiano antico e al persiano medievale. I dialetti n. e la lingua letteraria n. fanno parte del gruppo occidentale dell’iranico moderno. ...
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Dal sanscr. prākr̥ta- «naturale, volgare», si dice delle diverse forme di linguaggi indo-ari o dialetti sviluppatisi accanto al sanscrito e raccolti sotto la denominazione complessiva di linguaggi medio-indiani. [...] Notevoli fra essi per antichità e per importanza letteraria il p. epigrafico delle iscrizioni di Aśoka (3° sec. a.C.) e il pāli in cui è redatto un intero canone buddhistico ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...