Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] , trasformando il genere dall'interno e arricchendolo di significati simbolici, che stabiliscono la continuità fra queste opere, i drammi dialettici e le grandi tragedie dei primi anni del secolo. I drammi romanzeschi di S., in cui l'errore iniziale ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] uso', vale a dire l'adozione cosciente, di secondo grado, tanto delle risorse espressive popolari, del dialetto, quanto di quelle artificiose del bilinguismo latino-volgare rielaborato come ibrido parodistico nel maccheronico, ha infatti stabilizzato ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] della decostruzione. La filosofia decostruttivista è una variante del relativismo di cui si può trovare una formulazione estrema nella dialettica di un protagonista pirandelliano, il Padre dei Sei personaggi in cerca d'autore: "Ma un fatto è come un ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] non diverse potrebbero essere fatte per quel che riguarda l'utilizzazione, frequentissima in questo secondo dopoguerra, del dialetto, soprattutto in Italia, dove però il richiamo al mondo popolare, ai valori incontaminati del parlato, resta puramente ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] di conoscenza simbologica per il movimento iconologico, che pure contrastò le estetiche antisimbologiche (le quali per nemesi dialettica dovevano condurre a estetiche anti realistiche); esso nacque, se si vuole fissarne un genetliaco, con l'incontro ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] delle repubbliche, maestra della vita, lume della verità, madre dell'onestà, conservatrice della giustizia". Essa ha origine dalla dialettica, disciplina che ha per fine il vero, e dalla politica che ha per fine il bene; è destinata secondo ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] , quella di vita e arte - esemplata dalla celebre tenzone della Penna e del Rasoio - che dà luogo ad un'accorta dialettica tra il dato colto della citazione più o meno nascosta, del calco ritmico-fonico di luoghi tradizionali, e l'allusione a ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] , nelle cui Note introduttive (ore riedite in Anatomie Plautine, a cura di R.M. Danese - C. Questa, Urbino 2003) la dialettica con la grande filologia plautina tedesca, le nuove metodologie affioranti in quegli anni e il senso del teatro proprio di ...
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PASSERI, Giovanni Battista
Serenella Rolfi Ožvald
PASSERI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Roma nel 1610 circa da famiglia di origine senese, come si apprende dalla biografia redatta nel [...] pittori morti a suo tempo» (Lanzi, I, 1809, 1968, p. 364), gli studi recenti hanno focalizzato l’attiva dialettica con le contemporanee vite di Bellori, insistendo sull’equilibrio tra decoro, convenienza e modello vasariano che intese rispettare ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] sé fuori dalle sue condizioni di spazio e di tempo, esse permettono di raggiungere una posizione, non già equidistante, bensì dialettica, in cui di volta in volta lo spostarsi dell’attenzione e dell’interesse sull’aspetto prevalentemente formale e su ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...