Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] sermocinales, si intrecci con una simmetrica riflessione che investe l’ambito delle matematiche. Lo stesso iato che grammatici e dialettici ponevano tra veritas in animo e veritas in re, i matematici lo pongono tra una ratio intrinseca alle cose e ...
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MORAVIA, Alberto
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo dello scrittore Alberto Pincherle, nato a Roma il 22 novembre 1907. Esordì giovanissimo nella rivista 900 di M. Bontempelli; ma la fama gli venne improvvisa [...] , a volte crudele di considerare i vizî e gli errori umani; un interesse acuto, quasi morboso per i contrasti dialettici, per le situazioni scabrose, per l'irritato giuoco delle passioni; un sadico piacere di smascherare ambizioni e ipocrisie, di ...
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sofistico
È aggettivo che qualifica un'argomentazione non ‛ scientifica ' (in quanto non muove da principi veri) e ‛ non probabile ' (in quanto non assume principi fondati sulla comune opinione e accettati [...] ricordati da D. in Mn III IV 4 sotto il titolo latino di De sophisticis elenchis.
In Cv II XIII 12 la Dialettica è intesa come quella parte della logica che considera gli argomenti probabili (studiati da Aristotele nei Topici) e s. (studiati negli ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] di classe (1923). Le condanne pronunciate contro di lui dal Comintern nel 1924 lo hanno indotto ad allinearsi al "materialismo dialettico". E tuttavia la sua ricerca ha organicità, i suoi libri attingono alti livelli di cultura.
Nel 1947 vede la luce ...
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PREPOSITINO da Cremona
Maurizio Ulturale
PREPOSITINO (Praepositinus, Prepositivus) da Cremona. – Nacque probabilmente tra il 1140 e il 1150 circa, secondo un riferimento implicito fornito da una lettera [...] fu prevalentemente teologica, contraddistinta da un giudizio negativo sui nuovi studi; tuttavia, il disprezzo per i dialettici non gli impedì di recepire attentamente la Logica aristotelica e di conoscere gli studi prettamente grammaticali, non ...
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HINRICHS, Hermann Friedrich Wilhelm
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato il 22 aprile 1794 a Karlseck (Oldemburgo) e morto il 17 settembre 1861 a Friedrichroda (Turiugia). Scolaro di Hegel all'università [...] nella caratteristica opera sulla monarchia (Die Könige, eine Entwicklungsgeschichte des Königthums, Lipsia 1852), le cui forme storiche sono concepite come momenti dialettici culminanti nella forma che essa aveva allora raggiunto nel regno prussiano. ...
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epicureismo
Dottrina filosofica che fa capo a Epicuro (➔) di Samo, il quale fondò il primo nucleo della sua scuola a Mitilene tra il 312 e il 310 a.C. e di lì la trasferì a Lampsaco, quindi, nel 306, [...] di σοφός («sapiente») e si ricordò dei suoi figli nel testamento. Metrodoro fu autore di scritti polemici contro medici, dialettici e sofisti, nonché contro il fratello Timocrate, che aveva abbandonato la scuola. Tra i seguaci di Epicuro si ricordano ...
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KUMĀRAJĪVA
Giovanni Vacca
. Celebre monaco buddhista nato a Kucha, vit. ino a Turfan, nel Turkestan, da genitori indiani, verso il 344 d. C., morto a Chang-an (Si-an), in Cina, nel 413 d. C. Suo padre [...] , o meglio l'adattamento cinese, di due opere filosofiche di Harivarman e Nāgārjuna. Le sottili argomentazioni di questi dialettici indiani hanno avuto una profonda influenza sul pensiero cinese buddhista nella scuola T'ien t'ai.
Bibl.: P. Pelliot ...
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CRISIPPO (Χρύσιππος, Chrysīppus)
A. Giuliano
Filosofo nato a Soli di Cilicia (o a Tarso) nel 280, morto ad Atene nel 205 circa a. C. Famoso dialettico, scrisse numerosissime opere, fu capo della scuola [...] . Caratteristica della immagine di C. sarebbe stata dunque la rappresentazione del gesto di contare sulle dita una serie di argomenti dialettici.
Una statua di C. era conservata nel ginnasio di Tolomeo III ad Atene (Paus., i, 17, 2), un'altra sarebbe ...
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Sociologo, filosofo e giornalista (Parigi 1905 - ivi 1983). Nella maggior parte dei suoi lavori, dedicati a problemi di analisi sociologica e di filosofia della storia, A. insiste sull'irriducibile pluralità [...] sull'irriducibile pluralità delle esperienze storiche, quindi sull'impossibilità di interpretare il passato secondo schemi dialettici posteriormente elaborati; compito della conoscenza storica è quello di prendere coscienza delle varie "unità" che ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...