pantera
Pier Vincenzo Mengaldo
All'inizio della trattazione sul volgare illustre (VE I XVI 1) D. paragona quest'ultimo a una p. che diffonde in ogni luogo il suo profumo ma in nessun luogo appare, e [...] tutta l'Italia (nella precedente rassegna negativa dei dialetti, I XI-XV), senza riuscire a catturarla, si IV 3, V 10 e 16) nell'accezione tecnica di " strumenti dialettici ", " trappole verbali ". Dalla metafora fondamentale della p. deriva poi, ...
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ZIINO, Ottavio
Roberto Pagano
Compositore, direttore d'orchestra e didatta italiano, nato a Palermo l'11 novembre 1909, morto a Roma il 1° febbraio 1995. Studiò composizione al conservatorio di Palermo [...] documenti folklorici è accuratamente evitata e la solida costruzione di brani di notevole impegno formale obbedisce a schemi dialettici basati sul contrasto fra movimenti mossi e volitivamente scanditi e pagine caratterizzate da un senso di distesa ...
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Filosofo accademico del sec. II a. C. Semita come tanti altri filosofi ellenistici e chiamato dapprima Asdrubale, venne ad Atene, secondo la migliore tradizione (un frammento di Apollodoro di Atene), a [...] da altri (specie Metrodoro): secondo Clitomaco il savio non opinerà, egli considera quindi le "opinioni" di Carneade puri espedienti dialettici nella sua lotta con le altre scuole, specie con la Stoa. Per Metrodoro, invece, il savio carneadeo potrà ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] il pensiero leopardiano a una serie di frammenti e di punte aforistiche e staccate, sopprimendo i passaggi esplicativi e dialettici, avrebbe finito col tradire il suo più vero carattere, che consiste invece nella sua continuità, nel suo insistente e ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] e unitario, è stata rimessa ampiamente in discussione dalla storiografia moderna, che tende a distinguere, per es., i cosiddetti dialettici (tra i quali Diodoro Crono e Filone), dai megarici e sostiene il carattere artificioso e tardo della διαδοχή ...
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socratiche, scuole
Il processo e la tragica morte di Socrate nel 399 a.C. segnarono profondamente gli ambienti culturali e politici ateniesi, suscitando un’intensa eco, destinata a mantenersi viva nel [...] , tra cui Platone, si rifugiarono alla morte del maestro; tra gli altri esponenti della scuola – che rilegge in termini dialettici la dottrina socratica dell’unità del bene – si annoverano Eubulide di Mileto, Diodoro Crono e Stilpone. Meno dinamica e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paradossi e antinomie
Roberto Limonta e Rolando Longobardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto all’analisi sistematica delle teorie [...] di una funzione che ritroviamo a partire già da Zenone di Elea, che Aristotele indicava come il fondatore della dialettica. Celebre per paradossi come quello di Achille e la tartaruga, Zenone rispondeva agli attacchi contro l’ontologia parmenidea con ...
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L'uso spesso improprio che di questa parola si fa nel linguaggio comune si riverbera sul significato che le viene attribuito in varie scienze, come la geologia, la cronologia, l'astronomia. Promiscuamente [...] due città, la divina e l'umana; le tre età del Vico coi loro corsi e ricorsi sono i tre momenti dialettici della sua concezione metafisico-storica della vita e del mondo.
Alcuni dànno alle epoche storiche un semplice valore pratico, convenzionale ...
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CAPELLUTI, Rolando, il Giovane (Rolandus Capellutus Chrysopolitanus)
Federico Di Trocchio
Nacque a Parma intorno al 1430 da Rinaldo; si attribuì egli stesso l'appellativo "Chrysopolitanus" per distinguersi [...] medicina mostrò di preferire le terapie farmaceutiche alla chirurgia, e della filosofia lo attrassero maggiormente gli aspetti logico-dialettici.
Un avvenimento che turbò la sua coscienza di medico e filosofo, e fu occasione della composizione della ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] dei significati che di volta in volta poteva assumere la predicazione dell'essere: e ciò, se fece passare in ombra quella dialettica di cui Platone aveva scorto per primo la più profonda natura e che agli occhi di Aristotele tornò invece ad assumere ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...