Scrittore tedesco (Tepl o Schüttwa, Boemia, 1350 circa - Praga 1414). Profondamento influenzato dai modelli classici e umanistici italiani, fu autore di Ackermann aus Böhmen (1401), prima testimonianza [...] di modelli classici e, ancor più, di modelli umanistici italiani, l'autore ravviva la tradizione retorico-curiale del contrasto dialettico, ponendo come interlocutori sé stesso, nelle vesti di un contadino, e la morte, a discutere sul tema di quest ...
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Kanin, Garson
Ermelinda Campani
Regista cinematografico, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Rochester (New York) il 24 novembre 1912 e morto a New York il 13 marzo 1999. Autore dal tratto [...] per confezionare uno spettacolo agile e compatto; soprattutto attraverso le schermaglie amorose, veri e propri duelli dialettici, creò personaggi ritratti con grande sensibilità e dotati di sottigliezza psicologica, alludendo (al contempo) a una ...
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Sociologo, filosofo e giornalista (Parigi 1905 - ivi 1983). Nella maggior parte dei suoi lavori, dedicati a problemi di analisi sociologica e di filosofia della storia, A. insiste sull'irriducibile pluralità [...] sull'irriducibile pluralità delle esperienze storiche, quindi sull'impossibilità di interpretare il passato secondo schemi dialettici posteriormente elaborati; compito della conoscenza storica è quello di prendere coscienza delle varie "unità" che ...
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BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] le vette più alte. Questo egli raggiunse non solo mediante l'affìnamento della tecnica del commento, con la sua forza dialettica e con le sue eccezionali capacità di scavare nelle profondità della litera legis per estrarne la mens et ratio più ...
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ZIINO, Ottavio
Roberto Pagano
Compositore, direttore d'orchestra e didatta italiano, nato a Palermo l'11 novembre 1909, morto a Roma il 1° febbraio 1995. Studiò composizione al conservatorio di Palermo [...] documenti folklorici è accuratamente evitata e la solida costruzione di brani di notevole impegno formale obbedisce a schemi dialettici basati sul contrasto fra movimenti mossi e volitivamente scanditi e pagine caratterizzate da un senso di distesa ...
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CAPELLUTI, Rolando, il Giovane (Rolandus Capellutus Chrysopolitanus)
Federico Di Trocchio
Nacque a Parma intorno al 1430 da Rinaldo; si attribuì egli stesso l'appellativo "Chrysopolitanus" per distinguersi [...] medicina mostrò di preferire le terapie farmaceutiche alla chirurgia, e della filosofia lo attrassero maggiormente gli aspetti logico-dialettici.
Un avvenimento che turbò la sua coscienza di medico e filosofo, e fu occasione della composizione della ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] antichi auctores, A. è abile nell'uso così dei più raffinati accorgimenti stilistici e metrici come degli strumenti logico-dialettici. Non ci sono giunti, ma ebbero largo successo ai suoi tempi, e non furono probabilmente senza influsso sulla poesia ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] " dei "singoli scrittori", poco capace di leggere i quadri più ampi, più complessi e dinamici, anche più dialettici, dell'evoluzione storica della pedagogia, ridotta peraltro al solo aspetto della teoria, e delle teorizzazioni filosofiche per giunta ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] , trasformando il genere dall'interno e arricchendolo di significati simbolici, che stabiliscono la continuità fra queste opere, i drammi dialettici e le grandi tragedie dei primi anni del secolo. I drammi romanzeschi di S., in cui l'errore iniziale ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] " e viene meno la contraddizione parmenidea. Su questa base P. può da un lato elaborare una nuova e compiuta descrizione del metodo dialettico come "divisione" (διαίρεσις) dei generi e delle specie e in essi di ciò che vi è di identico e di ciò che ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...