DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] ci sono rimasti. Il D. poteva vantare una grande eloquenza, grave, serrata nelle argomentazioni, aliena da esibizionismi dialettici, che gli consenti di affermarsi in un consesso sensibile alle virtù oratorie quale il Senato. Il grande riconoscimento ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] l'avvio della ricostruzione di una filosofia cristiana capace di presentare all'uomo moderno, fornito di sottili strumenti dialettici e abituato a muovere costantemente dal dubbio cartesiano, un corpo di dottrine annoniose e coerenti, in cui i ...
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EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] canonico - anche se si serve delle Decretali pseudo-isidoriane e della Collezione in 452 titoli - si basano su ragionamenti dialettici.
Sebbene più breve e meno articolato, il secondo trattato, il De causa et negotio Formosi papae, è indubbiamente ...
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LOTTI, Antonio
Carlida Steffan
Figlio di Matteo e di Marina Gasparin, nacque a Venezia il 5 genn. 1667, nella parrocchia di S. Marina, dove fu battezzato venti giorni più tardi con il nome di Antonio [...] interesse compositivo del L. è riservato soprattutto alla conduzione melodica e alla scrittura vocale, senza particolari spunti dialettici con l'orchestra. Per essa si constatano soluzioni timbriche differenti nel passaggio da una partitura all'altra ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] la sintesi, "funzione dell'assoluto, non è Passoluto" (Morale e storia nella prospettiva spiritualistica, p. 9), "discorso e dialettica sono mezzi della storicità …, non possono essere l'assoluto" (I valori fra la metafisica e la storia, Bologna 1967 ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] ) de la fin du XIIe au XVIe siècle, conservés en Suisse,Genève 1954, pp. 93, 103; V. Piano Akortari, Dialettica e giurisprudenza. Studio sui trattati di dialettica legale del sec. XVI, in Annali di storia del diritto, I(1957), p. 295; D. Maffei, La ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] , la decisa differenziazione fra attività tecniche e meccaniche e attività speculative, la condanna del formalistico sapere dei dialettici e degli scolastici, inconsistente e presuntuoso -, da cui dipendono una nuova concezione e impostazione della ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] collaborazione con l'episcopato e con il clero secolare, eccezion fatta per la questione dell'insegnamento all'Università.
Meno dialettici erano stati la nascita e lo sviluppo dell'Ordine domenicano, a partire da Onorio III, che aveva stabilito la ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] lettore pio, per l'uso e l'abuso, che vi si fa (e che il Lapôtre mette abbondantemente in rilievo), di artifizi dialettici e talvolta anche di volgari furberie, non andava infatti più ascritto al papa, bensì a chi aveva dettato le lettere in nome suo ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] per Aristotele a una sufficiente dimostrazione di essa (Ethica Nicomachea, VII, 1, 1145 b 1-7). Per questo la dialettica è utile non soltanto per prevalere nelle discussioni pubbliche, ma anche per praticare le singole scienze, perché consente di ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...