Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] . L'arte insomma ha il suo posto non in una serie, comunque raffigurata, di atti distinti dello spirito, ma nel ritmo dialettico dell'unico atto, che o è tutto, o è nulla. Una cattiva poesia non può essere né una scoperta scientifica o formulazione ...
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KIERKEGAARD, Søren Aabye
Giuseppe Gabetti
Pensatore, poeta e moralista danese, nato a Copenaghen il 5 maggio 1813, morto nella stessa città l'11 novembre 1855. Nella corrente di pensiero intuitivo mistico [...] e perennemente assorto nel sentimento di una propria grave colpa da espiare; dotato da natura di un sottile ingegno dialettico, ma con una struttura psichica in cui il ragionamento era soprattutto uno strumento per tormentare la vita sensitiva; parve ...
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Scrittore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907. Già insegnante di lettere italiane nell'Istituto magistrale di Catania, da alcuni anni si è trasferito a Roma. Ha collaborato e collabora ai principali [...] la società, il costume contemporaneo, e il suo gusto ironicamente deformatore della realtà quotidiana, borghese; fra il senso dialettico, anzi "drammatico" che egli ha della vita, ed un estro umoresco che tale contrasto tende a trasporre in chiave ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le posizioni sull’alchimia di Alberto Magno, Geber latino e Ruggero Bacone contribuiscono [...] universitaria, la trasmutazione di specie viene affrontata nei termini della quaestio, un metodo argomentativo di tipo dialettico utilizzato per risolvere le contraddizioni e i contrasti nelle dottrine filosofiche e scientifiche, mentre dall’altro ...
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WALLON, Henry
Eugenio Lecaldano
Psicologo e pedagogista francese, nato a Parigi il 15 marzo 1879, morto ivi il 1° dic. 1962. Laureato prima in filosofia e poi in medicina, insegnò dal 1920 psicologia [...] e le contraddizioni presenti nello sviluppo psichico del fanciullo cercando di renderne conto alla luce di un modello dialettico che risente dell'influsso metodologico del marxismo. La sua attività nel campo pedagogico richiama all'importanza di uno ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] dell’imperatore romano sull’asse spaziale Est-Ovest, un asse denso di valenze ideologiche e culturali secondo un paradigma dialettico di confronto tra universi culturali e polarità ideologiche. È un asse decisivo per l’universo culturale russo, come ...
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GIULIANI, Alessandro
Angelo Antonio Cervati
Alessandro Nacque a Lecce il 20 sett. 1925 da Adolfo, magistrato, e da Livia Grassi, sorella del guardasigilli che firmò la costituzione della Repubblica [...] la frattura a noi familiare tra fatto e valore" (p. 128). Egli afferma inoltre, concordando con le idee di Perelman, che "il dialettico sa di non poter offrire il giusto in sé, l'utile in sé, ma se pure diffida di un sapere sistematico, di un ...
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PILLIO da Medicina
Emanuele Conte
PILLIO da Medicina. – Nacque certamente nel borgo di Medicina, soggetto alla giurisdizione di Bologna. Incerta la data di nascita, che deve presumersi anteriore di [...] da aver ragione sul pur coltissimo e ben noto avvocato dell’arcivescovo, Pierre de Blois.
Questa perizia nella dialettica processuale si riflette in gran parte della produzione letteraria di Pillio, che riveste anch’essa una grande importanza nella ...
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Apollonio, Mario
Enzo Esposito
Critico letterario (San Paolo-Oriano, Brescia, 1901). Dal 1942 è professore di letteratura italiana all'Università Cattolica di Milano. Nella sua produzione critica, che [...] e dell'arte danteschi. Importante il richiamo alla poetica della persona e del trascendente, la quale rende conto e della dialettica cristiana del Dio-uomo, base etico-religiosa del poema, e dell'arte profondamente libera e umana del capolavoro: si ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] un'interpretazione volontaristica e umanistica, insistendo sul concetto di "rovesciamento della prassi", in polemica con il materialismo dialettico (più tardi: Intorno a Gramsci e alla filosofia della prassi, 1955; Umanismo di Marx, 1968, raccolta di ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...