Porena, Manfredi
Nlcolò Mineo
, Critico Letterario (Roma 1873 - ivi 1955).
Laureatosi nel 1899 a Napoli col D'Ovidio, insegnò nelle scuole secondarie sino al 1909, quando ottenne la cattedra di stilistica [...] metodologici del D'Ovidio, ne derivava la difficoltà di riconoscere la specificità dell'arte e d'intendere la natura dialettica del rapporto contenuto-forma. Non a caso nella sua critica sono scarse o mancano le valutazioni di ordine propriamente ...
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Pittore e scultore italiano (n. Luzzara 1943). Considerato uno dei protagonisti dell'avanguardia artistica internazionale, molte e significative sono state le intuizioni che, fin dalla metà degli anni [...] la riflessione sul ruolo e sulla natura delle immagini e dei loro referenti emotivi e culturali: con un processo dialettico di appropriazione, negazione, travolgimento o trasferimento di senso, P. usa materiali e tecniche diverse, dalla fotografia al ...
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Scrittore tedesco (Tepl o Schüttwa, Boemia, 1350 circa - Praga 1414). Profondamento influenzato dai modelli classici e umanistici italiani, fu autore di Ackermann aus Böhmen (1401), prima testimonianza [...] di modelli classici e, ancor più, di modelli umanistici italiani, l'autore ravviva la tradizione retorico-curiale del contrasto dialettico, ponendo come interlocutori sé stesso, nelle vesti di un contadino, e la morte, a discutere sul tema di quest ...
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LANFRANCO di Pavia
Salvatore Battaglia
Arcivescovo di Canterbury, nato a Pavia intorno al 1003, morto il 28 maggio del 1089. Poco si sa della sua giovinezza; studiò diritto a Pavia, nelle cui scuole [...] per la sua presenza uno dei centri più importanti dello studio della teologia. La sua dottrina e la sua abilità dialettica si manifestarono e si rassodarono durante l'aspra polemica contro Berengario di Tours.
Il contrasto tra il maestro di Tours ...
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Teorico e storico della politica, nato nel Lancashire il 23 settembre 1874, studente e insegnante a Oxford (1898-1920), rettore del King's College a Londra (1920-27), primo titolare della cattedra di scienza [...] a fondamento della sua attività, conforme del resto alla migliore tradizione storiografica dell'Ottocento inglese, i problemi del rapporto dialettico fra Chiesa e Stato e fra governanti e governati.
Bibl.: B. Croce, Teoria e storia della storiografia ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] si riferisce al tempo stesso a sé stessa mediandosi (§ 111) e in tal modo trapassa nell’essenza, lungo uno sviluppo dialettico che la conduce al concetto e al conoscere assoluto. Nelle Lezioni sulla filosofia della religione l’e. è definito come ...
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questione (quistione)
Francesco Del Punta
Il vocabolo trae dall'etimologia (latino quaero) il valore fondamentale di " interrogazione ", " domanda ": io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie [...] formale del procedimento (Mn III IV 4-5, V 3-5, VI 7, VII 3, VIII 3-5, XI 3, XIV 9); la polarizzazione dialettica s'incarna in un dibattito, tra il difensore della tesi proposta e l'avversario o gli avversari di essa; così in Cv IV XII Veramente qui ...
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capitale spaziale
locuz. sost. f. – L’insieme delle potenzialità di un individuo nel relazionarsi con lo spazio e delle opportunità che ne derivano per trarne vantaggi nella società in cui opera l’individuo [...] strutturalista nell’idea di identificare degli insiemi, delle macro-unità che prendono senso se messe in rapporto dialettico. I lavori di P. Bourdieu rispecchiano contemporaneamente queste due correnti di pensiero, nel re-interpretare il concetto ...
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LEONZIO (Λεόντιος, Leontius)
Giuseppe Ricciotti
Nome di varî personaggi, fra i quali ricordiamo:
1. L. di Bisanzio. - Nato verso il 485, forse a Costantinopoli, si fece monaco in giovane età prendendo [...] notevoli tratti autentici utilizzati in compilazioni posteriori. Nei suoi scritti L. si mostra non solo acuto dialettico, ma anche fornito di larghissima conoscenza della precedente letteratura patristica. Nella cristologia egli segue specialmente ...
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Teorico e compositore di musica, nato in Bologna nel 1545 e morto nella stessa città nel 1613. Ben poco è a dirsi della sua vita, ch'egli condusse, come canonico della chiesa di S. Salvatore in Bologna, [...] , che fino all'ultimo Cinquecento aveva da secoli costretto il pensiero dei teorici musicali in un ordine d'astratta dialettica ermeticamente chiuso di fronte ai fenomeni fisici e alle reazioni da tali fenomeni stimolate nei sensi umani. (Contro gli ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...