La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] fede in questo suo ritroso e vuoto pensiero (L’atto del pensare come atto puro, in Id., La riforma della dialettica hegeliana, 1913, 19232 , p. 195).
Affermazioni che intendono sottolineare la necessità che il pensiero porta con sé: quella della ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte (v. vol. VI, p. 434)
S. Tusa
Un rinnovato interesse per la preistoria e un generale successo dell'ottica interattiva fra specificità diverse [...] più risulta chiaro è che l'interpretazione non può essere univoca, ma va dedotta attraverso un confronto dialettico di più spiegazioni parziali scaturite dall'analisi puntuale della localizzazione delle raffigurazioni e della loro possibile funzione ...
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ALBERICO di Montecassino, senior
Anselmo Lentini
, senior. Nacque, come si può oggi affermare con sufficente certezza, nel territorio di Benevento. Della nascita non può stabilirsi la data precisa; [...] , A. è trasferito a più vasto campo quando, nell'inverno 1078-79, ha il compito in Roma di difendere, da dialettico e da teologo, la dottrina eucaristica ortodossa contro Berengario di Tours, mentre l'abate Desiderio e Pietro Napoletano (anch'egli ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] il nucleo, concepito dal B., sta nell'idea del materialismo storico nato per situazioni contingenti insieme con il materialismo dialettico, ma da questo facilmente separabile e, in sostanza, riducibile a tecnica della politica.
Dopo una permanenza a ...
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GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] Platen e la bellezza come ideale morale (Genova 1915); Il dramma di Zacharias Werner (Torino 1916).
Dal "dialettico rapporto fra cultura filologico-positiva e sensibilità estetica scaturisce […] il timbro particolare della pagina di Gabetti, e la ...
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Averroe
Averroè
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l-Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Della sua vasta produzione [...] o classi: retorico (il cui fine è teorico e pratico), dialettico, e dimostrativo. Se le immagini e le norme della fede hanno dimostrazione, la teologia, il cui discorso non è necessario, è dialettica. Al vero, e non a una sua immagine, giunge quindi ...
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individuazione
Nella psicologia analitica di Carl G. Jung il processo, e insieme il prodotto, dell’integrazione sana della personalità attraverso il confronto dell’individuo con i propri contenuti inconsci [...] la persona può serenamente accettare i propri limiti e le proprie contraddizioni. Quando infatti questo processo dialettico di differenziazione e integrazione non avviene, o avviene solo parzialmente, le istanze ignorate (bisogni, archetipi inconsci ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] poi la negazione di qualsiasi teleologia interna (di segno positivo o negativo, poco importa) nel processo storico-dialettico-dialogico, per cui in Gadamer non si possono né si debbono cercare prospettive storico-epocali di carattere nichilistico ...
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GADAMER, Hans Georg
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologia classica e successivamente ha conseguito [...] non può mai sussistere la pretesa di attingere il senso totale della storia. Proprio per il suo carattere autenticamente dialettico e dialogico il linguaggio è infatti insieme infinito come lo spirito, e finito come ogni accadere storico; per questo ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] e G. F. Händel, dei Tedesco-Boemi di Mannheim, ecc., chiede infatti al contrappunto non tanto un'esplicazione di intime dialettiche spirituali (come avevano fatto Josquin des Près, Orlando di Lasso e le scuole italiane del '500 e come ora sta facendo ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...