TINCTORIS, Johannes de
Gastone ROSSI-DORIA
Teorico e compositore di musica, nato a Poperinghe nel Belgio circa il 1446, morto a Nivelles ai primi di ottobre 1511. Fu noto in Italia, dove visse lunghi [...] : esse non si ravvicinano infatti tanto alla scuola borgognona (G. Dufay, G. Binchois, ecc.), cui nel processo dialettico della storia musicale si competeva piuttosto una posizione di antitesi (contro l'Ars Antiqua), quanto alla scuola propriamente ...
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SCHAFF, Adam
Giuseppe Bedeschi
Filosofo, nato a Leopoli il 10 marzo 1913; ha studiato a Leopoli e alla Éccole des Sciences politiques a Parigi; nel 1945 si è laureato in filosofia all'università di [...] logica e di teoria della conoscenza, S. ha formulato interessanti critiche al materialismo dialettico, studiando in modo particolare il rapporto fra dialettica e principio di non-contraddizione. Egli ha mostrato che alcune concezioni di Engels (per ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] fiera lotta. Il C. aveva un temperamento rude che non si temperò nemmeno con l'incontro con Boccioni, agile dialettico e vivacissima intelligenza del composito gruppo futurista. Accanto a Marinetti, incominciò per il C. una intensa stagione creatrice ...
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Bene da Firenze
Francesco Tateo
Maestro di grammatica nello Studio bolognese, succeduto forse a Boncompagno, allontanatosi da Bologna nel 1215. Nativo di Firenze, compì probabilmente i suoi studi a [...] di ordine ortografico, morfologico e retorico, un interessante tentativo di fondare una sintassi dei modi secondo il metodo dialettico con cui all'inizio del sec. XIII i grammatici andavano studiando la constructio. Questa parte, che costituisce l ...
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ANSALDI, Ansaldo
Elvira Gencarelli
Nacque il 7 dic. 1651 a Firenze da una nobile famiglia originaria di S. Miniato. Addottoratosi a Pisa, fece pratica di avvocato a Firenze nello studio dell'allora [...] prevalentemente decisioni in materia commerciale delle rote di Roma, Firenze e Livorno, ampiamente riferite e commentate secondo il metodo dialettico della giurisprudenza del sec. XVII. L'A., sulle orme del De Luca, come si è detto, diede alla sua ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968). Insegnò storia della filosofia nell’univ. di Messina dal 1939. Partito da un ripensamento critico dell’attualismo gentiliano (L’idealismo dell’atto e il problema [...] al vero nucleo del pensiero di Marx della filosofia di Hegel. Della tradizione hegeliana D.V. salvava unicamente la dialettica (➔) degli opposti o «tautoeterologia», ossia l’idea che l’unità dei contrari-contraddittori fosse possibile – e feconda ...
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TURMEDA, Anselmo
Salvatore Battaglia
Scrittore catalano, nato a Maiorca nel 1352, morto a Tunisi, fra il 1424 e il 1432. Seguì gli studî a Lérida (1366), entrando nell'ordine francescano (1368) e perfezionandosi [...] moralistica e dottrinaria, sempre con valore divulgativo e con un interesse narrativo che compensa il difetto di vigore mentale e dialettico. Un'opera (La disputa dell'asino contro fra A. T.) ci è giunta in una traduzione francese, una favola secondo ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] spazio-temporale del mondo naturale, mondo senza Dio nel quale l'uomo s'inscrive; e la filosofia di Hegel sarebbe "dialettica" nel senso di "antropologica", cioè una filosofia della finitezza e della morte. Il metodo di Hegel, poi, non sarebbe ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] solo come mezzo e strada per il raggiungimento della verità delle cose: "Esorta i tuoi alunni non alla dialettica in sé, ma perché mediante la dialettica si affrettino verso qualcosa di più alto" (Familiares, I, 7, ed. Rossi, p. 38).
Un altro fronte ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] stessa che genera la sua stessa struttura, la quale perciò ne è tutta penetrata e si lega a essa in un nesso dialettico più intrinseco di quello additato dal Croce; e in parte ad alcune osservazioni del Gramsci, contenute in uno scritto che, composto ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...