Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] , sul versante teoretico, il problema della filosofia giobertiana si stringeva attorno al nodo della «relazione assoluta», del religare dialettico di finito e infinito, sul piano teologico l’immagine stessa dell’Ente, di Dio, tendeva a risolversi nel ...
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Diritto e filosofia del diritto in Croce e Gentile
Marina Lalatta Costerbosa
All’aprirsi del 20° sec. lo scenario giusfilosofico europeo annovera tra i suoi protagonisti la corrente tradizionale del [...] sul carattere sociale dello spirito umano.
La natura dell’uomo è sociale e vive entro le maglie di una «unità dialettica e dinamica d’ogni costruzione sociale». Non nel senso di un’unità organica, ove la concordia annulli inclinazioni e interessi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] due compagini di differente mole: il concerto grosso e il concertino.
Nella produzione di Alessandro Stradella (1639-1682) la dialettica tra le sezioni strumentali non è più affidata al solo contrasto timbrico o dinamico, ma si fa dialogo complesso ...
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CARUSO, Francesco
Agostino Lauro
Nacque a Bisaccia (Avellino) in data imprecisabile, ma indicata, per approssimazione, al 1505 (Orlando Cafazzo) oppure al 1526 (Lo Parco). Dalla città natale trasse [...] conoscesse le lingue orientali come sussidi del biblista quale egli si presenta. Nel prologo si svolge un metaforico confronto dialettico fra "Amor sacro" e "Amor profano" e nei cinque atti, dove le scene aumentano, progressivamente, da cinque a nove ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] i rapporti giuridici e sociali, le leggi dell’economia politica e gli eventi della storia universale. Il metodo dialettico marxiano inserì lo schema teorico della lotta di classe e del crollo del capitalismo in un’ideologia messianica, fissando ...
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doppia verita
doppia verità
Formula storiografica mediante la quale ci si riferisce a una pretesa dottrina di derivazione averroista (➔ averroismo) secondo la quale rispetto a una questione filosofica [...] una, bensì la modulazione, necessaria in relazione alle capacità dell’interlocutore, del discorso che comunica il vero (retorico, dialettico o dimostrativo).
Nell’aristotelismo padovano
Ben diverso è il contesto in cui il tema della d. v., e quindi ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] suprema dell’essere e del pensiero, archetipo platonico del reale ma anche ragione che, attraverso un processo dialettico di esternazione e sviluppo, raggiunge infine la propria autocoscienza e si realizza nell’assoluto. Avversando le tesi hegeliane ...
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(App. III, I, p. 430)
Filologo e critico letterario, morto a Domodossola il 1° febbraio 1990. Dottore honoris causa delle università di Oxford (1965) e Bruxelles (1973); socio nazionale dell'Accademia [...] Bibliografia degli scritti di G. Contini, a cura di G. Breschi e F. Mazzoni, Firenze 1973; A.R. Pupino, Il sistema dialettico di G. Contini, Milano-Napoli 1977; A. Noferi, Contini, Firenze 1977; G. Petrocchi, Un'idea su Contini dantista, in La Selva ...
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Regista cinematografico greco, nato ad Atene il 27 aprile 1936 da una famiglia piccoloborghese. Dopo essersi iscritto alla facoltà di Legge emigrò a Parigi, dove seguì le lezioni di C. Lévi-Strauss, assistette [...] , segmento-base del linguaggio del regista, favorisce lo straniamento sull'esempio di B. Brecht, e si fa elemento di dialettica chiamato a svolgere un ruolo preciso all'interno della narrazione. Per il sapiente incastro dei motivi della recita, della ...
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MATURI, Sebastiano
Guido Calogero
Pensatore, nato ad Amorosi (prov. di Benevento) il 17 gennaio 1843, morto a Napoli il 15 febbraio 1917. Scolaro, a Napoli, di Bertrando Spaventa e di Augusto Vera, [...] della natura e dello spirito come manifestazione di un'"unica attività fondamentale", in cui l'idea hegeliana del divenire dialettico si riavvicinava a quella fichtiana dell'eterna "azione", onde nasce ogni realtà.
Bibl.: G. Gentile, Le origini della ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...