Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] e interrompe di continuo» (p. 59), quindi struttura e poesia «non sono separabili nell’opera di Dante», ma vivono in rapporto dialettico sul quale si fonda l’unità della Commedia (p. 61). Se quindi «l’unità vera della poesia dantesca è lo spirito ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] una situazione a un'altra successiva. La funzione dell'i., nella semiotica del discorso del cinema, si trova in rapporto dialettico con quella svolta dal montaggio, ovvero l'unione sequenziale di più i. differenti. In questo senso, il montaggio può ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da una dimensione utopica e insurrezionale l’ideologia comunista nel XX secolo si trasforma, [...] il marxismo, poi, esso si profilava come orizzonte e obiettivo finale di una teoria organica della storia come sviluppo dialettico. In quanto tale, esso rimaneva sullo sfondo del dibattito e dell’azione politica connessi alla nascita dei movimenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] (Sulla teoria, cit., p. 18).
Da qui anche l’idea della socialità del diritto, e il confronto continuo e dialettico con le tesi di Romano.
Tra istituzionalismo e normativismo
Nelle opere giovanili, dimostrando una posizione più personale e libera da ...
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sillogismo (silogismo)
Cesare Vasoli
Termine tecnico della logica, è usato da D. a denotare l'argomento deduttivo, che procede cioè dal generale al particolare secondo precise regole operative. Nel s. [...] prove valide nell'ambito di un discorso di carattere non necessario, ma possibile e probabile; 2) l' ‛ epicherema ', o s. dialettico che rechi le prove delle sue premesse; 3) il s. eristico o ‛ sofisma ' (v.); 4) l' ‛ aporema ', o s. dimostrativo ...
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epiploche
Francesco Tateo
Designa nella retorica antica la ‛ figura ' consistente nel connettere una serie di proposizioni (donde la denominazione latina di conexio) attraverso l'uso ripetuto dell'anadiplosi, [...] quo gremio reperire non possum, III XIII 4) accanto a forme più complesse, come la seguente, che nel suo giro dialettico si combina finanche col chiasmo: si Ecclesia sibi dedit illam virtutem, non habebat illam priusquam daret; et sic dedisset sibi ...
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prova scientifica
pròva scientìfica locuz. sost. f. – Può essere definita scientifica quella prova che, partendo da un fatto conosciuto, utilizza una legge della scienza per dimostrare un ulteriore fatto [...] queste sono adoperate nel processo penale, per es. per l’accertamento della responsabilità del medico. Il confronto dialettico tra le argomentazioni del perito e quelle dei consulenti permette di verificare, nelle circostanze concrete, la validità ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] nella cui attualità il mondo tutto si risolve; ma, per questa attualità che è "atto in atto", vi si risolve con un processo dialettico infinito, in cui è la storia, e per cui la stessa storia infine vien vista come il fondamentale dovere dell'uomo di ...
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QUANTITÀ (fr. quantité; sp. cantitad; ted. Quantität; ingl. quantity)
Guido Calogero
Filosofia. - È, tra le categorie aristoteliche la terza, dopo la sostanza e la qualità: e da Aristotele è definita [...] è ateniese"), particolari ("alcuni uomini sono ateniesi") e universali ("tutti gli uomini sono mortali"). Nell'idealismo dialettico dei postkantiani il problema della quantità diventa quello della sua collocazione in seno al sistema deduttivo delle ...
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. La definizione della natura del "comico", e cioè di quello che, in generale, suscita il riso o il sorriso, ha più volte preoccupato la psicologia e l'estetica. Già per Platone (Philoeb., 47 c segg.) [...] della grande estetica romantica, non escluse quelle (Schelling, Hegel, Rosenkranz) per cui esso assume un aspetto più propriamente dialettico. Tra i filosofi contemporanei, l'autore della più nota concezione del comico è il Bergson, che lo intende ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...