EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] l'Io è giunto con l'idealismo assoluto a porsi come principio attivo della realtà ma su di un piano esclusivamente dialettico, logico, occorre ora - secondo una'linea additata da Nietzsche e da Michelstaedter - riconoscere la potenza come criterio di ...
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GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] la connessione che esso rivela fra gli intenti scientifico-speculativi e pratico-professionali; doppia natura che lo strumento dialettico e problematico della quaestio sottolineava ed esaltava.
Il testo del De maleficiis si articola dunque, nella sua ...
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LOMBARDO-RADICE, Giuseppe
Franco Cambi
, Nacque a Catania il 24 giugno 1879 (ma fu registrato all'Ufficio di stato civile in ritardo, sotto la data del 28 giugno) da Luciano Lombardo, modesto impiegato, [...] e rinnovarla; è sottrarre l'agire educativo a ogni sorta di abitudine e ricollocarlo, sempre e sempre di nuovo, nella dialettica aperta della vita spirituale.
Il modello pedagogico del L., come già accadeva a quello gentiliano, si collocava in pieno ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] nel corso dei primi anni del nuovo secolo, il linguaggio di G. appare progressivamente svilupparsi in senso dialettico con l'ambiente veneziano. Al naturalismo espressivo di Leonardo abbina una grazia nella composizione e una struttura paesaggistica ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] quanto recita l'avvertenza agli Artis poeticae studiosis, soprattutto per creare nei lettori il senso vivo di un esercizio dialettico di proposte e confutazioni, che da un testo già predisposto, e per così dire fissato, si dispiega nella varietà ...
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BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] meriti - volle fare del proprio teatro uno strumento di concezioni misticheggianti sociali ed etiche, ispirate al principio dialettico del contrasto fra bene e male, che egli vedeva bizzarramente perpetuarsi in tutta la letteratura italiana da Dante ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] scuola storica e la scuola positiva, di cui l'autore, fedele al metodo della composizione delle antitesi (che chiama "dialettico" e ritiene prerogativa del genio latino e italiano in ispecie), cerca una sintesi eliminando da ogni dottrina il troppo e ...
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GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] soltanto dal Padre limitandosi il Figlio a cooperare al suo invio nel mondo. G., seguendo principalmente il metodo dialettico più consentaneo alla teologia scolastica ma dando prova di sapersi anche cimentare con acribia nell'indagine e nel commento ...
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TIMPANARO, Sebastiano
Giorgio Piras
TIMPANARO, Sebastiano. – Nacque a Parma il 5 settembre 1923 da Sebastiano sr. (1888-1949) e da Maria Cardini (1890-1978).
Il padre, fisico con ampi interessi filosofici [...] vide nell’idealismo rischi di soggettivismo antimaterialista e criticò l’ispirazione idealista del marxismo storicista e dialettico e più in generale la tendenza ‘giustificazionista’ dello storicismo, fonte di innumerevoli trasformismi e opportunismi ...
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MONDOLFO, Rodolfo.
Paolo Favilli
– Nacque a Senigallia il 20 ag. 1877, da Vito e da Sigismonda Padovani, in una famiglia ebraica benestante. Dopo gli studi liceali si trasferì a Firenze dove, dal 1895 [...] si determina per quella «filosofia della praxis» che è la negazione di ogni filosofia materialista. E soprattutto la dialettica, «forma e condizione della intellegibilità del reale» anche per Engels, dovrebbe essere di per se stessa antidoto principe ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...