BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] e convinto soprattutto dalla sua insurrezione antifilologica, nonché dalla educazione di buon letterato italiano, e dal proposito di un raccordo dialettico fra la scienza e la vita. Ma se il maestro e il discepolo potevano convenire, allora e di poi ...
Leggi Tutto
ALBERICO di Montecassino, senior
Anselmo Lentini
, senior. Nacque, come si può oggi affermare con sufficente certezza, nel territorio di Benevento. Della nascita non può stabilirsi la data precisa; [...] , A. è trasferito a più vasto campo quando, nell'inverno 1078-79, ha il compito in Roma di difendere, da dialettico e da teologo, la dottrina eucaristica ortodossa contro Berengario di Tours, mentre l'abate Desiderio e Pietro Napoletano (anch'egli ...
Leggi Tutto
BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] il nucleo, concepito dal B., sta nell'idea del materialismo storico nato per situazioni contingenti insieme con il materialismo dialettico, ma da questo facilmente separabile e, in sostanza, riducibile a tecnica della politica.
Dopo una permanenza a ...
Leggi Tutto
GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] Platen e la bellezza come ideale morale (Genova 1915); Il dramma di Zacharias Werner (Torino 1916).
Dal "dialettico rapporto fra cultura filologico-positiva e sensibilità estetica scaturisce […] il timbro particolare della pagina di Gabetti, e la ...
Leggi Tutto
CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] fiera lotta. Il C. aveva un temperamento rude che non si temperò nemmeno con l'incontro con Boccioni, agile dialettico e vivacissima intelligenza del composito gruppo futurista. Accanto a Marinetti, incominciò per il C. una intensa stagione creatrice ...
Leggi Tutto
ANSALDI, Ansaldo
Elvira Gencarelli
Nacque il 7 dic. 1651 a Firenze da una nobile famiglia originaria di S. Miniato. Addottoratosi a Pisa, fece pratica di avvocato a Firenze nello studio dell'allora [...] prevalentemente decisioni in materia commerciale delle rote di Roma, Firenze e Livorno, ampiamente riferite e commentate secondo il metodo dialettico della giurisprudenza del sec. XVII. L'A., sulle orme del De Luca, come si è detto, diede alla sua ...
Leggi Tutto
BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] nell'ambiente romano, in cui il "mito" diviene trascrizione velata di un presente vissuto (né vanno dimenticate, come termine dialettico, le esperienze di altri scultori "giovani" come P. Fazzini, G. Manzù, F. Messina).
Dopo la partecipazione alla II ...
Leggi Tutto
UNTERSTEINER, Mario
Alice Bonandini
– Nacque a Rovereto (Trento), allora parte dell’Impero austroungarico, il 2 agosto 1899, figlio unico di Amerigo, medico, e di Maria Filagrana.
Alla morte del padre, [...] rinnovate, fino a che ne ha soverchiato la spiritualità per affermare se stesso» (p. XI), in un processo dialettico che serba memoria di un sostrato mediterraneo pre-ellenico. Tale visione risente dell’influenza di storici delle religioni come Uberto ...
Leggi Tutto
ORSINI, Romano
Riccardo Saccenti
ORSINI, Romano. – Nacque a Roma, verosimilmente intorno al 1230, da Gentile e da Costanza, di cui non è noto il casato.
Era fratello minore di Matteo Rosso, creato cardinale [...] alcuni suoi allievi. Da quest’ultimo testo il suo rapporto con il pensiero di Tommaso appare estremamente dialettico, essendo la sua una riflessione teologica assai diversa e personale, vicina per contenuti e impostazione alla tradizione agostiniana ...
Leggi Tutto
CARUSO, Francesco
Agostino Lauro
Nacque a Bisaccia (Avellino) in data imprecisabile, ma indicata, per approssimazione, al 1505 (Orlando Cafazzo) oppure al 1526 (Lo Parco). Dalla città natale trasse [...] conoscesse le lingue orientali come sussidi del biblista quale egli si presenta. Nel prologo si svolge un metaforico confronto dialettico fra "Amor sacro" e "Amor profano" e nei cinque atti, dove le scene aumentano, progressivamente, da cinque a nove ...
Leggi Tutto
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...