Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] una situazione a un'altra successiva. La funzione dell'i., nella semiotica del discorso del cinema, si trova in rapporto dialettico con quella svolta dal montaggio, ovvero l'unione sequenziale di più i. differenti. In questo senso, il montaggio può ...
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Fitzmaurice, George
Anton Giulio Mancino
Regista francese, di origine irlandese, nato a Parigi il 13 febbraio 1885 e morto a Los Angeles il 13 giugno 1940. Sebbene non si possa considerare un autore [...] a essere uno dei titoli di maggior richiamo nella filmografia di Rodolfo Valentino, si segnala per il continuo avvicendarsi dialettico di suggestivi primi piani e di fluidi campi lunghi, di sequenze movimentate e di parentesi comico-demenziali, che ...
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Ladd, Alan (propr. Alan Walbridge)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a Hot Springs (Arkansas) il 3 settembre 1913 e morto a Palm Springs (California) il 29 gennaio 1964. [...] (Veronica Lake) un sentimento misto di amore e pietà, e rivela in extremis una tragica profondità. L'efficace rapporto dialettico con la Lake, la cui tenera avvenenza trovava un perfetto contrappunto nel distacco e nel cinismo da lui ostentati, venne ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] di sé stessa e della propria valenza tecnologica; un cinema che nel margine e nel 'fuori campo' insegue il nesso dialettico tra fenomeni sociali e culturali. Del resto, è sempre più evidente la volontà di imporre uno sguardo e un pensiero unico ...
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Tynjanov, Jurij Nikolaevič
Daniele Dottorini
Scrittore, teorico della letteratura e sceneggiatore russo, nato a Rezica (od. Vitebsk) il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Considerando [...] -concettuale, in cui il nesso tra le forme e la cultura che le produce si configura come un rapporto dialettico e i linguaggi poetici diventano strumenti di interpretazione della realtà storico-culturale. L'accento posto sul cinema come artificio ...
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L'albero degli zoccoli
Alessandro Cappabianca
(Italia 1978, colore, 170m); regia: Ermanno Olmi; produzione: GPC/RAI/Italnoleggio Cinematografico; sceneggiatura: Ermanno Olmi; fotografia: Ermanno Olmi; [...] di quattro povere famiglie contadine del Bergamasco alla fine dell'Ottocento (gli interpreti sono non professionisti e parlano un dialetto stretto). I Batistì, i Runk, i Finard, i Brena vivono in una cascina lombarda, e subito una didascalia ci ...
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Neskol′ko dnej iz žizni I.I. Oblomova
Paolo Vecchi
(URSS 1979, Oblomov, colore, 143m); regia: Nikita Michalkov; produzione: Mosfil′m; soggetto: dal romanzo Oblomov di Ivan Aleksandrovič Gončarov; sceneggiatura: [...] orale non si limita a ricucire le ellissi del racconto filmico, ma instaura un rapporto in qualche modo dialettico con l'immagine.
Inoltre, Michalkov usa sistematicamente il fuori campo, procedendo per sottrazione anche nei confronti del sontuoso ...
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Cristaldi, Franco
Mario Sesti
Produttore cinematografico, nato a Torino il 3 ottobre 1924 e morto a Monte Carlo il 1° luglio 1992. A partire dalla produzione, nel 1954, del primo lungometraggio di finzione, [...] della rosa) di Jean-Jacques Annaud (una coproduzione internazionale tratta dal best seller di U. Eco). Sempre in rapporto dialettico con registi e addetti ai lavori, soprattutto in fase di sceneggiatura e montaggio, noto nell'ambiente per la fiscale ...
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Ai no korīda
Dario Tomasi
(Giappone 1976, Ecco l'impero dei sensi, colore, 120m); regia: Ōshima Nagisa; produzione: Anatole Dauman, Ōshima Nagisa per Argos Film/Ōshima Productions; sceneggiatura: Ōshima [...] ‒ e per la rappresentazione della sessualità come momento di trasgressione ed eccesso che si sottrae ad ogni superamento dialettico. Non sono mancate nemmeno letture di tipo femminista, in particolare per quel che riguarda il ruolo di Sada, assurta ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] della mostra a cura del Teatro di Roma e di P. Chiarini, Roma 1978. Per quanto attiene a questo filone dialettico-storicistico, cfr. O. Kreica, J. Svoboda, Jindriska, I proprietari di chiavi. Analisi delle regie al Teatro Nazionale di Praga, Praga ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...