(gr. Αἰακός) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e di Egina, nato nell’isola che da questa prese il nome. Zeus, pregato da E., avrebbe popolato l’isola mutando in uomini le formiche (➔ Mirmidoni). Padre [...] che avviò l’unificazione dell’Epiro. Suo successore fu Alceta I, alla cui morte il governo fu assunto dai suoi due figli, Neottolemo I e Aribba, dando origine a una prassi di diarchia poi frequentemente seguita. La dinastia si estinse nel 230 a.C. ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] sciita, che sostituirono completamente le armate arabo-islamiche tradizionali. Dal 955, il califfato abbaside si trasformò in una diarchia dove al califfo legittimo, sunnita, si affiancava l'emiro buyide, capo supremo dell'esercito ‒ e reggente di ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] episcopale è stata a lungo dibattuta dalla dottrina canonistica, la quale si è divisa tra la tesi che sosteneva una diarchia tra pontefice e c. e quella che affermava la superiorità del c. rispetto al pontefice (cosiddetta tesi del conciliarismo).
C ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Nerone (54-68), dopo un esordio dominato dall’influenza di Seneca, nel cui pensiero al principato fondato su una diarchia tra imperatore e senato si sostituì l’idea del principe assoluto e illuminato, sapiente legislatore e moralizzatore supremo, di ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , Historia ecclesiastica II, 17, 6, p. 137) rifiutò la paradossale delibera del concilio, che prevedeva una sorta di diarchia, con pari dignità, tra Liberio e Felice. L'atteggiamento dell'imperatore, e implicitamente la remissività di Liberio, furono ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] da un lato colse che con la legge del 24 dicembre 1925 sui poteri del capo del governo si era instaurata una ‘diarchia’ con la corona (che «non potrà non risolversi in una lotta di preminenza») e, da un altro lato, giudicò che il riconoscimento ...
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diarchia
diarchìa s. f. [dal gr. διαρχία, comp. di δι- «di-2» e tema di ἄρχω «comandare»]. – Forma di governo in cui il potere sovrano è esercitato, con pari autorità, da due persone (i due re di Sparta, i due consoli romani) o da due organi....
diarco
dïarco agg. [comp. di di-2 e del gr. ἀρχή «principio», riferito ai fasci] (pl. m. -chi). – In botanica, di radice (per es., quella della barbabietola) che, nella struttura primaria, ha due fasci legnosi e due cribrosi, che si alternano...