Siodmak, Robert
Francesco Pitassio
Regista cinematografico tedesco, nato a Dresda l'8 agosto 1900 e morto a Locarno il 10 marzo 1973. Costretto all'emigrazione dal nazismo, fu uno dei nomi più noti [...] della diaspora culturale e artistica dalla Mitteleuropa negli Stati Uniti dopo l'ascesa di A. Hitler, affermandosi a Hollywood soprattutto come autore di film noir. Cineasta dallo stile camaleontico e versatile, si adattò ai diversi sistemi ...
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LÖHE, Johann Konrad Wilhelm
Joseph Engert
Teologo e organizzatore protestante, nato a Fürth in Baviera il 21 febbraio 1808, morto a Neuendettelsau (Media Franconia) il 2 gennaio 1872. Studiò a Erlangen; [...] preoccupato della situazione religiosa della diaspora protestante bavarese negli Stati Uniti, nel 1846 fondò, coadiuvato dalla missione americana, un istituto missionario a Neuendettelsau, e nel 1854 un istituto per le diaconesse. Sviluppò ampiamente ...
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MITRAISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione del dio iranico e persiano Mithra quale si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi a Babilonia, si compì specialmente [...] in Asia Minore al tempo della diaspora iranica (dopo la caduta dell'impero persiano degli Achemenidi nel 330 a. C.) e al contatto con l'ellenismo. Al sincretismo religioso iranico-babilonese (assimilazione del dio solare Mithra al babilonese Šamaš, ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] vita dell'ebraismo: sinagoga, bagno rituale, forno per cuocere le azzime, scuole. Un altro evento cruciale nella lunga storia della diaspora fu certo il 1492, anno della cacciata dalla Spagna. E l'ultimo si chiama con il nome di Shoah, che definisce ...
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Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] dell'Ucraina e anch'egli emigrato in Palestina, è in un certo senso il trait d'union fra la letteratura ebraica della Diaspora e quella del nascente Stato d'Israele: egli celebra la rinascita nazionale e guarda con una memoria non priva di disprezzo ...
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sperdere
Andrea Battistini
In If XXXIII 153 Ahi Genovesi, uomini diversi / d'ogne costume e pien d'ogne magagna, / perché non siete voi del mondo spersi?, la voce significa " dispersi ", e Benvenuto [...] è pronto nell'avvertire la convenienza dell'immagine della diaspora, riferita agli avidi Genovesi erranti: " Idest ‛ perditi de mundo ', per quem multum vagantur, praecipue per mare; sunt enim maximi Navigantes ". ...
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SIONISMO
Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli [...] al pari dì ogni altra gente nella loro terra storica. Il sionismo si propone pure di agire sugli Ebrei della diaspora mirando a interessarli al risorgimento del popolo in Palestina e a indurli a cooperarvi, a farli partecipi della rinnovata cultura ...
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Rastafari
Movimento religioso millenarista a base biblico-cristiana. Deriva il nome da Tafari Makonnen, reggente il trono etiopico dal 1916 e imperatore dal 1930 col nome di Haile Selassie I. Ha le sue [...] radici nel movimento etiopista, diffuso tra la diaspora africana in America dal 19° sec., che guardava all’Etiopia come simbolo di resistenza e riscatto da oppressione e razzismo per l’intera Africa. Influenzati dalle idee di M. Garvey, il giamaicano ...
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Lingua ebraica postbiblica i cui inizi coincidono con quelli dell’era cristiana e il cui sviluppo si estende fino ai nostri giorni. In origine lingua d’uso, andò progressivamente restringendosi all’ambito [...] dotto e liturgico, accompagnando con tali caratteri gli Ebrei nella diaspora. Sulla fine del 18° sec. riprese vigore, prima come lingua letteraria, poi, con la costituzione delle nuove comunità ebraiche in Palestina, anche come lingua parlata. Infine ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] e con accuse rimaste sostanzialmente identiche, il termine antisemitismo è invece moderno; come moderno è il tentativo di giustificare l'avversione di carattere sentimentale in maniera sistematica, su ...
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diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si disseminano in varie parti del mondo; in...
diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome semita. Tanto per dire, se sono in America,...