Fenomeno ottico (detto anche r. ordinaria o semplice) consistente nella deviazione che raggi luminosi generalmente subiscono nel passare dall’uno all’altro di due mezzi trasparenti diversi, per es., dall’aria [...] I rifrattometri interferometrici sono anch’essi strumenti relativi: la misurazione dell’indice di r. viene effettuata misurando la differenza di cammino ottico provocata dall’inserzione di uno spessore noto della sostanza in esame su uno dei due rami ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] anche le variazioni di durata dell’i (così come delle altre vocali) e, in ogni modo, non hanno funzione distintiva, a differenza di quanto avviene in altre lingue, in cui l’opposizione tra i breve (relativamente aperto) e i lungo (chiuso) può servire ...
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chiralità Proprietà di figure geometriche, di gruppi di punti o, in generale, di sistemi, non sovrapponibili alla propria immagine speculare.
Chimica
Proprietà manifestata dai composti chimici che contengono [...] dello spin di una tale particella nella direzione dell’impulso (elicità) si possono ottenere i due soli valori +sħ, −sħ (a differenza del caso di una particella di massa non nulla per la quale sono possibili tutti i 2s+1 valori dell’elicità spaziati ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] distingue dalla l alveolare per il punto di articolazione, essendo pronunciata con il dorso della lingua aderente al palato: la stessa differenza che corre tra gn e n. Anche la l palatale è sonora, ma priva di una correlativa sorda, e quindi questo ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] le distinzioni tra e aperta e chiusa, o aperta e chiusa, s sorda e sonora, giacché la z è assai meno frequente. A differenza però di quelle, la distinzione tra due z non è mai neutralizzata, ossia vale per tutte le posizioni in cui si possono trovare ...
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Fisico, storico della scienza e filosofo (Tuřany, Moravia, 1838 - Haar, presso Monaco di Baviera, 1916). Come scienziato diede importanti contributi all'acustica, all'elettrologia, all'idrodinamica, alla [...] col concetto matematico di funzione; la stessa nozione tradizionale dell'io viene dissolta. Di conseguenza l'unica differenza tra fisica e psicologia sembra risiedere nel diverso modo con cui le due discipline affrontano lo stesso materiale ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] . Un numero cioè 1015 volte più grande del numero di Avogadro, corrispondente a 1015 g/cm3. Ciò lascia immaginare la differenza tra un sistema nucleare e la materia ordinaria 1015 volte meno densa.
È appunto l'interazione forte che produce, a corta ...
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(I, p. 594; App. I, p. 32; II, 1, p. 34; v. anche aeroplano, in App. II, 1, p. 39).
Le costruzioni aeronautiche.
1. Evoluzione delle strutture aeronautiche. - In campo aeronautico è sempre stata dominante [...] esprimono, nel piano del diaframma stesso, che la risultante vettoriale dei carichi esterni più la somma vettoriale della differenza degli sforzi di taglio è zero (fig. 9):
Non si scrivono equazioni di congruenza perché nella presente impostazione ...
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UNITARIE, TEORIE RELATIVISTICHE
Bruno FINZI
Il concetto di campo costituisce, per dirla con A. Einstein, "il maggior successo dell'uomo nella scienza". Esso permette dì rappresentare con continuità [...] , lo spazio-tempo sia in media il meno curvo possibile.
Il tensore fondamentale non può essere simmetrico (a differenza di quanto avviene negli spazî riemanniani), perché il suo campo deve rappresentare sia il campo gravitazionale, che è descritto ...
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(App. V, i, p. 691)
La c. e. viene definita come l'idoneità di un dispositivo, di un apparecchio o di un sistema, a funzionare correttamente nel proprio ambiente elettromagnetico senza produrre disturbi [...] a diodo il ricevitore/analizzatore ha la capacità di misurare il valore di picco, quasi picco e medio del segnale. La differenza fra i vari tipi di misurazione è legata alle diverse costanti di tempo, alle caratteristiche di filtraggio del circuito e ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....