Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] rettilinea durante la marcia, le ruote anteriori non sono parallele, ma leggermente convergenti in avanti: si chiama c. la differenza (qualche mm) delle distanze posteriore d1 e anteriore d2 tra i bordi interni (o esterni) dei cerchioni delle due ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] priva di desinenza e perciò uguale all'infinito. Nell'uso odierno la desinenza del sing. viene estesa al plur., sicché sparisce ogni differenza tra questo e quello. L'imperfetto ind. ha di solito una forma unica, ma in alcuni verbi forti il sing. e ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] settore agricolo: i piccoli proprietari possono essere più alfabeti di parte degli artigiani.
Altro fattore strutturale è la differenza tra uomini e donne, con la netta superiorità dei livelli di alfabetismo maschile. Questo si verifica dovunque e ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , ma non in quelle composte (i compiti venivano assegnati, *i compiti sono venuti assegnati). Si noti, pertanto, la differenza tra la passiva formata con venire nella lingua odierna e la costruzione illustrata in (19), diffusa nella lingua antica e ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] i sensi di parole del tutto usuali come assai e abbastanza?
Si ricorderà soltanto che esistono, sempre in tema di differenze regionali, anche fatti più sottili, ma tutt’altro che trascurabili, legati alle frequenze e alle probabilità d’uso, e dunque ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] : se beve la pozione è solo per difendere le ragioni del proprio buon senso contro l’idiozia che lo circonda; perché, a differenza di Superman, il suo nemico non è il male, ma una cosa assai meno epica e molto più quotidiana: la stupidità, appunto ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] di ➔ genere e ➔ numero; anche gli articoli e gli aggettivi possono flettersi per genere e numero, ma non hanno, a differenza del nome, genere proprio, e assumono sempre il genere e il numero del nome a cui necessariamente si riferiscono; i pronomi si ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] della proposizione, l’ordine degli elementi è per lo più regolare e privo di inversioni delle parti del discorso: a differenza di quanto avviene generalmente nella prosa settecentesca, non si trova il verbo posizionato in fine di frase; è rispettato ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] m) > [pɛ] «piede», ma hĕri > [jɛr] «ieri»;
(b) la conservazione della a tonica latina (come in piemontese e a differenza del francese): pane(m) > [paŋ] «pane» (piem. [paŋ], fr. [pɛ̃]), pratu(m) > [pra] «prato» (piem. [pra], fr. [pre]);
(c ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] , Lodovico Dolce, autore delle Osservationi nella volgar lingua (1550), l’alfabeto italiano era così descritto, con qualche differenza rispetto a quello attuale:
dirò solo […] la lettera esser la minor parte della parola: la qual lettera (sì ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....