(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] di soluzione non troppo restrittiva. Infatti, è noto che, se ci si limita alla ricerca di soluzioni classiche (cioè di funzioni u, differenziabili con continuità in Ω, che verificano l'e. in ogni punto x di Ω), allora il problema [1]-[2] non è ...
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RETICOLO-ENDOTELIALE, SISTEMA
Antornio CESARIS-DEMEI
L. Aschoff nel 1913, avvicinando tra loro elementi cellulari diversi differenziati da varî autori nei tessuti connettivi di alcuni organi e aventi [...] si riconosce una funzione emopoietica giacché il tessuto emopoietico (A. Ferrata), di origine mesenchimale, alla nascita si differenzia in una parte che negli organi emolinfatici conserva la funzione emopoietica (ed "emocitoblasti" ne son detti gli ...
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Meccanica e termomeccanica razionali
CClifford A. Truesdell
di Clifford A. Truesdell
SOMMARIO: 1. Concetti e metodi: a) la natura delle scienze razionali; b) la nascita, l'apogeo e il lento declino [...] Gx sia un certo spazio di Banach delle storie Ft e hanno fatto l'ipotesi che l'applicazione Gx sia continua e differenziabile n volte nel senso di Fréchet sulle storie che corrispondono a uno stato di quiete. La topologia qui presupposta è quella ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] Spencer Gasser, USA, Rockefeller Institute for Medical Research, New York, per le scoperte relative alle funzioni altamente differenziate di singole fibre dei nervi.
1945
Nobel per la fisica
Wolfgang Pauli, Austria, Princeton University, New Jersey ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] a un parametro fortemente continuo e D(A) l'insieme di tutti gli x in E per i quali la funzione t → Tt (x) è differenziabile in 0. Allora A: x ∈ D (A) →
Tt (x)∣t=0 =: Ax è un operatore lineare chiuso e compatto con le seguenti proprietà: 1) esiste ...
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Matematica: problemi aperti
Claudio Procesi
Prima di parlare dei problemi aperti nella matematica è bene riflettere su quelli che ne hanno segnato la storia passata. Sono infatti proprio questi che [...] spazi non isotropi e quindi le variazioni della geometria locale. Qui la nozione moderna è quella di varietà differenziabile riemanniana. Si tratta di uno spazio che localmente ammette una descrizione in termini di coordinate come nella geometria ...
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area
area in geometria, è la misura dell’estensione di una superficie espressa da un numero reale non negativo. Più precisamente, l’area di una superficie è il rapporto tra una regione bidimensionale [...] la voce → solido di rotazione.
Se la superficie è esprimibile come funzione di due variabili z = ƒ(x, y) differenziabile rispetto alle due variabili nel dominio base I, la sua area è:
essendo
le derivate parziali della funzione, rispettivamente ...
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Cospicuo l'arricchimento delle conoscenze che gli ultimi anni, attraverso un intenso fervore di ricerche in campo chimico, biologico e clinico, hanno portato intorno all'emoglobina, a questa sostanza che [...] campo a tutta una serie di nuove scoperte nel campo della patologia è quello delle e. patologiche, cioè di e. che si differenziano da quelle dell'individuo normale sia adulto sia nelle sue fasi di vita fetale. Spetta a L. Pauling, attraverso una sua ...
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Luciano Vandelli
Abstract
La nozione di Decentramento amministrativo non corrisponde ad un istituto giuridicamente univoco, ma piuttosto ad una tendenza organizzativa e funzionale che si realizza mediante [...] che riguardi autonomie di carattere privato oppure quelle di indole pubblicistica, ricordando peraltro che l’uso comune differenzia piuttosto il decentramento che si attua nella stessa amministrazione diretta dello Stato da quello che consiste nel ...
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funzione
funzióne [Der. del lat. functio -onis, dal part. pass. functus di fungi "adempiere"] Concetto che s'identifica con quello di applicazione, essendo peraltro preferito se l'insieme di arrivo è [...] il cambiamento di coordinate necessario per passare da una carta a un’altra di un atlante di una varietà: v. varietà differenziabili infinito-dimensionali: VI 492 e. (b) ◆ Data una catena di Markov, è la f. che fornisce le probabilità del sistema di ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziamento
differenziaménto s. m. [der. di differenziare]. – L’atto, il fatto e il risultato del differenziare, o del differenziarsi: il progressivo d. di due caratteri simili, di due situazioni analoghe; d. didattico, la individualizzazione...