Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] il c. è funzionalmente inattivo. Altre volte, invece, l'eterocromatina viene definita costitutiva in quanto sembra differenziabile dalla cromatina di altre regioni cromosomiche; è questo il caso della regione centromerica della maggior parte dei c ...
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Influenza
Donato Greco
L'influenza è una malattia virale acuta respiratoria, caratterizzata da febbre, cefalea, mialgia, stato di prostrazione, rinite, faringodinia e tosse. La tosse spesso è grave [...] , mentre i bambini lo sono fino a una settimana. La sintomatologia dell'influenza è mutevole e spesso non è differenziabile da altre infezioni virali acute delle vie respiratorie. Tuttavia, alcune forme cliniche sono più frequenti: una forma abortiva ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] neuronica intensa e fenomeni di demielinizzazione.
L'esempio tipico di questo gruppo è l'e. giapponese (o tipo "B"; per differenziarla dalla e. letargica detta di tipo "A"). Questa malattia, segnalata in Giappone fin dal 1873 e osservata per la prima ...
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Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] dal suo valore d'uso (ad esempio dia la possibilità di partecipare a un concorso a premi).
Il grado di differenziazione di un prodotto va valutato in relazione alla percezione che ne ha il consumatore e può prescindere dall'effettiva diversità del ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] un filamento interno di circa 12 mμ di spessore avvolto da un involucro tubolare costituito di due parti ben differenziabili. La parte più prossima alla testa mostra proprietà contrattili, mentre la parte distale è costituita da una piastra esagonale ...
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. È un tessuto che ha primitivamente semplice funzione di rivestimento; ma vi si può secondariamente accentuare la funzione dell'assorbimento, come avviene nella mucosa intestinale, oppure può assumere [...] loro. Le ricerche più recenti poi dimostrarono che il citoplasma di queste cellule ha una struttura fibrillare; vi sono cioè differenziati fasci di fibrille le quali passano da cellula a cellula congiungendole; dando l'impressione di spine o di ponti ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] indipendente da h ed ε (h) risulti un infinitesimo per h → 0 si dice che la funzione y = f (x) è differenziabile nel punto x, ed il prodotto Ph si chiama differenziale di tale funzione nel punto considerato. Questo differenziale viene indicato con la ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] di riposo del nucleo. Questo periodo non è affatto un periodo di quiescenza, anzi è un periodo di attiva elaborazione e di differenziamento di sostanza vivente da parte di ogni singolo cromosoma, il quale svolgerebbe in tal modo la sua attività in un ...
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Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] (Una funzione g(z) definita su un disco D di centro z0 del piano complesso, salvo al più in z0, si dice olomorfa in D se è differenziabile in senso complesso in tutti i punti di D, e si dice meromorfa in D se è nella forma h(z)/(z-z0)n, con n intero ...
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Il semplice e il complesso dalla fisica alla biologia
Luciano Pietronero
(Dipartimento di Fisica e Unità INFM, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
The Abdus Salam International [...] poche eccezioni, come quella di J.-B. Perrin, il quale notò che la maggioranza dei profili in natura è effettivamente non differenziabile, e che la loro lunghezza è mal definita. O.W. Richardson nel 1926 descrisse la turbolenza nei fluidi in termini ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziamento
differenziaménto s. m. [der. di differenziare]. – L’atto, il fatto e il risultato del differenziare, o del differenziarsi: il progressivo d. di due caratteri simili, di due situazioni analoghe; d. didattico, la individualizzazione...