applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un [...] h)-f(x)]/h; si dice differenziabile su A⊂P se è differenziabile in ogni punto x∈A. La nozione di differenziabilità si generalizza nel modo seguente: f si dice parzialmente differenziabile rispetto alla variabile xi nel punto x se esiste il limite per ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] questo risultato, che appare in un corso tenuto nel 1829, Cauchy si serviva della identificazione tra i concetti di differenziabilità e continuità e, in effetti, in quella dimostrazione egli deriva sotto il segno di integrale.
Dopo aver stabilito che ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] di questo tipo definita rigorosamente e aprì la strada alla comprensione della grande diversità dei concetti di continuità e differenziabilità.
All'estremo opposto, la più semplice frontiera naturale che una funzione possa avere è un singolo punto, e ...
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DE GIORGI, Ennio
Enrico Moriconi
Nacque l’8 febbraio del 1928 a Lecce figlio di Nicola e di Stefania Scopinich.
La madre proveniva da una famiglia di navigatori di Lussino, mentre il padre era insegnante [...] nazionale dei Lincei, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, 1956, n. 20, pp. 438-441, e Sulla differenziabilità e l’analiticità delle estremali degli integrali multipli regolari, in Memorie dell’Accademia delle scienze di Torino, classe ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] di funzioni definite in V, una per ogni aperto del ricoprimento (tutte continue e anzi aventi una certa classe di differenziabilità), tali che ciascuna di esse sia zero al di fuori del corrispondente intorno del ricoprimento, e inoltre in ogni punto ...
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funzione
funzióne [Der. del lat. functio -onis, dal part. pass. functus di fungi "adempiere"] Concetto che s'identifica con quello di applicazione, essendo peraltro preferito se l'insieme di arrivo è [...] . y=f(x), è la f. g(x)=1/f(x)=[f(x)]-1. ◆F. regolare: f. che soddisfa a qualche proprietà di continuità o differenziabilità, da specificare di volta in volta. ◆ F. risolvente: v. algebre di operatori: I 93 c. ◆ F. sinusoidale: una f. del tipo y=asinx ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] punti fissi
Le funzioni convesse talvolta non sono ovunque differenziabili ma possono ammettere solo una forma debole di differenziabilità, cioè l'esistenza di un sottodifferenziale. La mappa che a un punto associa il sottodifferenziale in quel punto ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] funzioni definite in un opportuno insieme di uno spazio euclideo a n dimensioni, aventi una certa classe di differenziabilità, e se si attribuisce alle indeterminate ξ1, ..., ξn il valore di differenziali, le f. esterne prima definite astrattamente ...
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TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] , per indicare un campo di vettori o di tensori si userà semplicemente la dizione vettore o tensore. Inoltre la classe di differenziabilità, sia per le varietà sia per i vettori o tensori o funzioni che si considereranno, si riterrà sempre tale da ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Mario Miranda
Calcolo delle variazioni
Tra il 1870 e il 1920 si assiste al consolidamento degli argomenti [...] y))≤Cd(x,y). La lipschitzianità è una proprietà più forte della continuità, duttile quanto questa e molto vicina alla differenziabilità, un concetto che non è definito in qualunque spazio metrico, ma verso il quale coduce l'analisi delle soluzioni di ...
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differenziabilita
differenziabilità s. f. [der. di differenziabile]. – Possibilità di essere differenziato, riconosciuto cioè differente; in matematica, per una funzione, l’essere differenziabile.