Matematico, nato a Mantova il 5 gennaio 1871. Laureatosi a Torino nel 1892, dove ebbe a maestri C. Segre e G. Castelnuovo, seguì nel 1893-94 a Gottinga i corsi di F. Klein. Titolare di algebra complementare [...] geometriche sulle curve, per le quali le coordinate di un punto variabile sono soluzioni indipendenti di una stessa equazione differenziale lineare. Ma il campo più elevato, nel quale il F. ha indubbiamente compiuto le sue ricerche più profonde, è ...
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gradiente
gradiènte [Der. del part. pres. gradiens -entis del lat. gradi "procedere"] [LSF] Oltre che nei signif. rigorosi dell'analisi vettoriale (per i quali v. oltre: G. di uno scalare), il termine [...] G. di scarica a tempi brevi: v. isolamenti ad alta tensione: III 328 a. ◆ [ANM] G. di un campo scalare: operatore differenziale che, applicato a un campo scalare s, dà, per il punto cui è applicato, la direzione nella quale lo scalare va massimamente ...
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corda
còrda [Der. del lat. chorda, dal gr. chordé "corda di minugia", poi corda in genere] [ALG] [ELT] Denomin. di ciascuno dei segmenti che approssimano una curva, in partic. un diagramma (per es., [...] interesse storico, in quanto lo studio del suo comportamento portò J. d'Alembert a formulare la prima equazione differenziale di un moto vibratorio, la cosiddetta equazione delle c. vibranti (v. oltre); inoltre, ha notevole interesse pratico, in ...
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Matematica
Calcolo delle variazioni
Ramo della matematica che studia i metodi per ottenere i massimi e i minimi di un insieme di elementi (in generale funzioni) considerati come punti di un opportuno spazio [...] , 15 anni più tardi da G. Lagrange, si basa sul concetto di v. prima di un funzionale, che è simile a quella di differenziale per una funzione. Supposto che la funzione y(x) definita tra x0 e x1 sia la soluzione cercata, si considera una funzione g(x ...
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Fisica
In acustica si definiscono suoni armonici o armoniche i suoni componenti, di varia altezza e di frequenza multipla di una stessa, che costituiscono un suono composto insieme con il componente [...] Δ=dδ+δd essendo d e δ i simboli, rispettivamente, della derivazione e della coderivazione esterne di una forma differenziale. Le forme a. si presentano pertanto come una generalizzazione molto ampia delle funzioni a.; la grande importanza della loro ...
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L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] superficies curvas (1828), hanno un profondo carattere innovativo e rappresentano una tappa fondamentale nello sviluppo della geometria differenziale. Egli considerava le superfici da un nuovo punto di vista, non come 'contorni di corpi' ma piuttosto ...
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GHIZZETTI, Aldo
Luca Dell'Aglio
Nato a Torino l'8 ott. 1908 da Ernesto e da Irene Centenari, vi frequentò il liceo scientifico dove ebbe come insegnante Guido Ascoli. Nella stessa città svolse gli studi [...] [1960], pp. 167-202) sia non lineare (Formule di maggiorazione e criteri sufficienti di stabilità per gli integrali di un'equazione differenziale omogenea di ordine n, in Memorie dell'Accademia nazionale dei Lincei, s. 8, VII [1963], pp. 17-31; Sulla ...
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sistemi strutturalmente stabili
Luca Tomassini
L’uso di modelli matematici per la descrizione di fenomeni pone inevitabilmente il problema della validità effettiva delle previsioni sul comportamento [...] di stabilità strutturale, introdotta da Aleksandr A. Andronov e Lev S. Pontriagin. Sia quindi ̇x=v(x), x∈M, un’equazione differenziale definita da un campo vettoriale v su una varietà M. Si dice che il campo v definisce un sistema dinamico, che è ...
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Teoria matematica della capitalizzazione e attualizzazione; ha come fondamento il fatto che nell’economia mercantile il capitale produce un interesse.
Cenni generali
Per mezzo di funzioni di capitalizzazione [...] il risultato economico a scadenza H(T) se e solo se V(T)=H(T) q.c. I differenziali che compaiono nella formula precedente sono differenziali stocastici, dal momento che sia V che ogni Si sono processi stocastici a tempo continuo. Il più tipico ...
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Boltzmann Ludwig
Boltzmann 〈bólzman〉 Ludwig [STF] (Vienna 1844 - Duino 1906) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Graz (1869), di fisica teorica a Monaco (1891), a Vienna (1894), a Lipsia (1900) [...] 'equilibrio, e che è largamente usata per studiare, per es., problemi di trasporto (si parla allora anche di equazione differenziale di B. del trasporto); secondo tale equazione, la rapidità con cui cambia la probabilità di trovare una particella del ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
differenzialismo
s. m. Concezione basata sulla differenza di identità e caratteristiche che distinguono sessi, culture e civiltà. ◆ «Sono contro la discriminazione positiva, contro il “differenzialismo”. Io non credo che le donne siano più...