BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] , anche se ibridi, nelle regioni che non risentirono dell'iniziale diffusione del cristianesimo e in cui le esigenze monumentali non di una nuova e generosa fonte di luce nella zona più significativa dell'aula cultuale. Trombe angolari, nicchie, ma ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] , assieme alla cattedrale di Aversa, delladiffusione di modelli nordici in Italia meridionale realizzati 103; M. Salvatore, La ceramica tardoromana e altomedievale in Basilicata alla lucedelle recenti scoperte, ivi, pp. 111-122; M.S. Calò Mariani ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] punto di vista ecologico assumono particolare importanza elevate quantità di luce e alti valori di pH del suolo, come pure il numero, la combinazione e la diffusionedelle specie corrispondono alle condizioni dell'hinterland. Oltre ai licheni, anche ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] diffusionedelle prime sale stabili, a partire dal 1530 circa, poté profittare dell'interesse delle corti e delle accademie, come anche delle di tutta una serie di lumi o fiaccole che davano luce alla scena, e chiudere infine entro una cornice scenica ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] v.). A una evidente diffusione dei suoi modi si giunse negli anni sessanta, con il completamento della cappella di S. Venceslao È possibile che Peter Parler si mettesse già in luce, oltre che nella plastica architettonica, anche nella decorazione del ...
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ARMENIA
N. Thierry
(gr. 'Αϱμενία; lat. Armenia; armeno Hayastan)
Vasta regione storica dell'Asia anteriore che, verso i secc. 7° e 6° a.C., prese ad assumere fisionomia propria per caratteri etnico-culturali [...] Delle chiese a sala cupolata dei secc. 6° e 7° restano solo gli esempi di Ptlni, Aruč, Dedmašen (capostipiti di un tipo che ebbe la massima diffusione ampio, che dà luogo a una cupola di maggior luce e altezza. Tale dispositivo fu realizzato in due ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] palazzo Nord di Tell Asmar. In età accadica la porta della cittadella di Tell Taya era coperta da una volta a Luce e aerazione erano sufficientemente assicurate dalle porte; la diffusione del modulo a corte centrale garantiva la presa d'aria e di luce ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] , forse individuabile in quel muro semicircolare venuto alla luce al di sotto del coro quadrato, a cui diffusione non solo a Roma e nel Lazio, ma anche nelle regioni settentrionali dell'Impero, in concomitanza del fenomeno delle traslazioni delle ...
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RATISBONA
L. Speciale
(lat. Castra Regina; ted. Regensburg; Ratispona, Radaspona, Radasbona nei docc. medievali)
Città della Germania meridionale, in Baviera, capoluogo dell'Oberpfalz, situata lungo [...] della popolazione mista romano-germanica dei Bavari (v.), citata per la prima volta nelle fonti scritte alla metà del sec. 6°; dal punto di vista archeologico gettano luce politica della borghesia favorirono nel sec. 13° una rapida diffusione dei ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] nell'area del teatro romano (i restauri hanno messo in luce una chiesa a navata unica con abside di epoca romanica, Bibl. Guarneriana, 1-2), riconduce S. all'area di diffusionedelle bibbie atlantiche umbro-romane; ma già Toesca (1929), che per ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...