EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] resto della regione, così come S. Maria Maggiore di Bologna offre testimonianza delladiffusionedelle novità si è in grado di valutare meglio la situazione regionale alla luce degli intensi rapporti con l'ambiente circostante e di volgere lo sguardo ...
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EXULTET
G. Cavallo
Con il termine E. si indica sia la formula di benedictio del cero pasquale sia il rotolo sul quale, nell'Italia meridionale, questa fu più volte trascritta. E. è infatti la prima [...] venivano comunemente chiamati kontákia. La larga diffusione di questi ultimi è documentata dai numerosissimi di cui fu scritto: "e la notte sarà la mia luce". Le ascendenze biblico-giudaiche dell'Exultet, Rassegna di teologia 25, 1984, pp. 113-131, ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] G. che ha conosciuto la maggiore diffusione: in Pisa stessa nelle forme arrotate del Maestro della Croce di S. Paolo a Ripa (Bologna, Assisi, Roma, forse anche a Firenze, alla lucedell'attività del Maestro di S. Maria Primerana), anziché inviare le ...
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PERSIA
M. Bernardini
Per P. medievale si deve considerare un territorio estendentesi ben oltre i limiti dell'omonima regione (antico persiano Parsa; arabo-persiano Fārs), compresa nell'od. Iran. Tale [...] l'edificio attesta la diffusione di un modello architettonico ampia corte. Opera di un importante ministro della corte di Öljeytü, il Masjid-i Jāmi (Isfahan), in L'arco di fango che rubò la luce alle stelle. Studi in onore di Eugenio Galdieri per il ...
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Vedi SOGDIANA, Arte delladell'anno: 1966 - 1997
SOGDIANA, Arte della
D. Mazzeo
Red
D. Mazzeo
Il nome di Sogdiana designava anticamente il territorio compreso tra l'Oxus (odierno Āmū-Daryā) e lo Iaxarte [...] sia a Begram III che a Tali Barzu V è venuta alla luce la medesima ceramica a stampo d'ispirazione chiaramente sassanide, avanza l'ipotesi evidentemente la somma delle massime luci celesti, e costituisce una conferma delladiffusione del culto degli ...
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NORMANDIA
M. Baylé
(franc. Normandie)
Regione storica della Francia settentrionale, compresa tra la Piccardia a E e la Bretagna a O e bagnata dalle acque del canale della Manica.Corrispondente approssimativamente [...] 1994) sul sito della corte d'Albane della cattedrale di Notre-Dame a Rouen hanno riportato alla luce le sostruzioni di influenza della miniatura su alcune botteghe di scultura si spiega con la diffusione che ebbe nel sec. 11° la pratica della ...
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METALLURGIA
C. Panseri
1. - Nel termine generale di metallurgia si comprende attualmente una complessa serie di procedimenti altamente specializzati, principali fra i quali, la metallurgia estrattiva, [...] hanno riportato alla luce. Tuttavia, non la scoperta, o forse soltanto la diffusione, di una nuova lega, l'aurichalcum le porte di S. Sofia a Costantinopoli, v. L. Borrelli Vlad, in Boll. dell'Ist. Centr. del Restauro, n. 31-32, 1957, p. 182 ss.; C ...
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Vedi SCITICA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SCITICA, Arte
M. J. Artamonov
Fra i monumenti dell'antica civiltà, sul territorio dell'URSS, richiamano particolare attenzione le opere dell'arte detta scitica.. [...] E. F. Pokrovskaia e altri. Sulla diffusione di questa arte nella regione orientale portarono nuova luce le ricerche del danese I. G. degli Sciti. Sono note le tracce del culto e della venerazione per il cervo nei monumenti del periodo scitico e ...
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Vedi VERNICE NERA, Vasi a dell'anno: 1966 - 1997
VERNICE NERA, Vasi a
P. Mingazzini
Con questo nome s'intende una categoria di vasi interamente verniciati in nero, generalmente senz'altra decorazione [...] sono tutti assai dozzinali. Molta luce in proposito non ci dànno gli scavi dell'agorà, giacché in trecento riguarda piuttosto le correnti del commercio antico, o la diffusionedell'industria ceramica nell'antichità, anziché lo svolgimento di questa ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] per il periodo degli Antonini, che segua proprio la maggior diffusionedelle copie, nel noto passo di Luciano (Iup. trag., 33 dal caratteristico modellato non finito impressionistico, sono venuti in luce a Galiub e si trovano al Pelizaeus Museum di ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...