GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] anni così turbolenti, stando al Cortese, videro la luce "importanti trattati di diritto e procedura penale: il penale , si accompagnano all'intensificazione dello sviluppo del procedimento inquisitorio, alla diffusione di istituti come il bando ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] infatti a lui dedicato, le vicende dell'Unigenitus in Francia sino alla morte di Luigi XIV, per "mettere in luce - come scrive lo stesso B., libelli, satire, motti, che avevano la più ampia diffusione alla corte e nella città: gli si rimproveravano i ...
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FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] annunciava la stampa delle opere del Fara. Ma gli inediti videro la luce soltanto nel 1835 con un'edizione della Chorographia e del De ), pp. 27-32. Sulla biblioteca del F. nel quadro delladiffusione del libro nel sec. XVI: P. Maninchedda, Note su ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] professore ordinario con un lusinghiero giudizio, mettendone in luce "chiarezza e perspicuità di idee, sano spirito dell'insegnamento canonistico nelle università statali in cortese polemica con coloro che avrebbero voluto limitarne la diffusione ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] L'opera del C., che, poco nota in vita per la scarsa diffusione dei suoi libri, è venuta acquistando dopo la sua morte una rilevanza alla luce tre libri, in cui prevale l'interesse filosofico-giuridico, e che compongono il secondo volume delle Opere. ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] della produzione, della circolazione, della distribuzione e della finanza pubblica.
Laureatosi il 13 ag. 1863, dopo circa due mesi pubblicò il suo primo lavoro scientifico, La diffusione prisma se ne franga la luce, ma ne distingue le spirituali ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] ). Ricorre più volte il tema della povertà e della ricchezza: se è vero che i Il "ragionamento", che ebbe ampia diffusione, è conservato in varie biblioteche guerra contro il Turco hanno visto la luce rispettivamente in Miscellanea di varie operette, ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] : la seconda e terza parte dell'Apologia, già promesse dal Finetti, non videro mai la luce, mentre il D. si astenne neoghibellino" A. Vannucci (Storia dell'Italia antica, Milano 1873, I, p. 658) la diffusione dei testi riproposti da Gennarelli ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] l'Istoria civile del Regno di Napoli vedeva finalmente la luce, in un'edizione di 1100 esemplari (1000 in carta (ma con la falsa indicazione dell'Aja). Mentre a Torino la diffusionedelle opere giannoniane preoccupava le autorità ecclesiastiche ...
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CASTRO, Paolodi
Giuliana D'Amelio
Nacque a Castro, nel Lazio, tra il 1360 e il 1362, da genitori di umile origine; è noto solo il nome del padre, Angelo. Sulla facciata della cattedrale della città [...] studio sia di professione, contribuendo alla diffusione del linguaggio e dell'esperienza dei giuristi moderni.
Dapprima fu , nonché la possibilità di interpretare gli statuti anche alla luce del diritto generale. Il Lange sembra assegnare al C. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...