CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , 1987).L'Italia gotica, nella fase iniziale delladiffusione del nuovo sistema architettonico, subì certamente, a 1935, pp. 5-70; V. Crispolti, Santa Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; W. Paatz, Werden und Wesen der Trecento- ...
Leggi Tutto
TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] in T., di Taddeo di Bartolo (v.).La diffusionedell'arte senese è anche attribuibile alle numerose opere di scultura medievale in Lucchesia, Actum Luce 7, 1978, pp. 7-30; A. Cadei, La chiesa di S. Francesco a Cortona, Storia della città 9, 1978, pp. ...
Leggi Tutto
PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] Vicenza 1981; G. Lorenzoni, Cenni per una storia della fondazione della basilica alla luce dei documenti (con ipotesi interpretative), ivi, I, una delle cappelle dei chiostri del convento degli Eremitani, ulteriore documento delladiffusione del ...
Leggi Tutto
ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] e pietistico dei pannelli alla coeva diffusionedelle Meditationes vitae Christi e al nominalismo , Le origini delle diocesi di Orvieto e di Todi alla lucedelle testimonianze archeologiche, Assisi 1995; L. Riccetti, Le origini dell'Opera, Lorenzo ...
Leggi Tutto
VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] Scavi del 1913 misero in luce un tracciato absidale all'esterno dell'od. perimetro dell'edificio romanico, il cui della chiesa di San Fermo maggiore a Verona (secolo XI) (tesi), Udine 1999; A. De Marchi, Il momento sperimentale. La prima diffusione ...
Leggi Tutto
CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] che hanno favorito l'affermazione e la diffusione di questo tipo di abitazione in regioni diversi edifici di abitazione, messi in luce dalle ricerche archeologiche, mostrano il ricorso allo schema usuale della c. con un cortile interno, ...
Leggi Tutto
CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] a quello vasto dell'intera chiesa, oltre a ripararlo dalla polvere, funzione quest'ultima messa in luce dal Caeremoniale 1979).Accanto a questi esempi, a documentare la diffusionedell'arredo anche in ambito orientale, possono essere ricordati molti ...
Leggi Tutto
PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] con ben più ampia diffusione e varietà.Più lineare è il quadro della decorazione pavimentale in Grecia e nei Balcani: grazie alle indagini archeologiche dell'ultimo cinquantennio, sono venuti alla luce numerosi mosaici e sectilia (basiliche ...
Leggi Tutto
LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] azzurro percorso da girali policromi. Nel 1896 venne riportato alla luce un gruppo di oggetti limosini del sec. 13° sepolti a maniera limosina' nel secondo quarto dello stesso secolo non ebbero in seguito grande diffusione (Gauthier, 1972b, tav. CIX ...
Leggi Tutto
GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] a S. Bavone, alcune tracce sono state messe in luce attraverso scavi archeologici; vi si trovava tra l'altro la sviluppo economico della città, così come il crescere dell'istruzione tra le classi privilegiate contribuirono a una diffusione più ampia ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...