L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] da un viale di sfingi lungo 2 km e solo in parte riportato alla luce; accanto e all'interno del recinto di Karnak vi è un affollarsi di di diffusione di tale ideologia, in grado, ben più della scrittura, ancora ai primordi delle sue possibilità ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] essi circolarono per lo più in tavole a mezzobusto, la diffusionedelle quali fu iniziata dal pittore lucchese Berlinghiero intorno al 1225 (Palermo, Gall. Regionale della Sicilia), in cui la Madonna dell'Umiltà, vestita di luce, ha il capo coronato ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] assunta dall'attività economico-industriale. Alla diffusionedelle moschee non legate al potere centrale giunto ai nostri giorni e gli scavi svolti nelle vicinanze hanno messo in luce altri edifici, quale la dār al-Qur'ān, l'istituto specifico sul ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] forse in seguito alla diffusione in Firenze degli studî neoplatonici o delle collezioni e delle riproduzioni di antichità Il gran numero di affreschi messi in luce determina soprattutto il rinnovamento della pittura ornamentale. Inoltre, i due luoghi ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] diffusione anche pittorica della figura di Costantino, sia una ‘torsione’ ideologica dell’interpretazione occidentale della figura di Pilato è il punto d’avvio dell’esegesi del dipinto alla lucedella crociata antiturca indetta nel 1459 a Mantova. Ma ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] Aquileia, divenne il primo centro di diffusione del cristianesimo nell'italia settentrionale. Verosimilmente 68 ss.; L. Crema, S. Giovanni Evangelista di R. alla lucedelle ultime indagini, in Corsi di cultura nell'arte ravennate bizantina, 1958, ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] a proporre simboli e allegorie per spiegare meglio il senso della sua venuta nel mondo e il suo messaggio: egli è la Luce (8, 12 e 12, 46), la Via ( un ruolo rilevante nella formazione e nella diffusionedelle varianti di questa immagine.Nel corso dei ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] che ora lavorano nelle c., data la grande diffusione del Cristianesimo, possono provenire dalle migliori botteghe d' delle camere sepolcrali e la disposizione dei cadaveri nei loculi (qoqīm). Raramente, tuttavia, le necropoli ebraiche venute alla luce ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] pp. 69-78; G. Pavan, Il problema della decorazione a stucco nelle basiliche ravennati alla luce degli ultimi ritrovamenti, CARB 27, 1980, pp. 137 Samarra, godette in epoca abbaside di un'ampia diffusione (i confronti più vicini si trovano al Cairo, ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] evidente il nuovo corso stilistico dell'arte rossesca. Nella tavola, immersa in "un colore di luce serotina e quasi notturna, preparatori, erano noti e copiati, e avevano una loro diffusione nell'ambiente artistico. È in ogni caso certo che in ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...