Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] dove si attestano luoghi terreni e ultraterreni. La semplice descrizione dunque di quell’immensa composizione – finestra ’«empietà». Il dibattito si allargò, anche grazie alla rapida diffusione di copie dipinte e di incisioni in tavole uniche o ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] e a quello dell’elasticità indiretta. La classificazione più semplice è quella che distingue le forme di m. attività finanziarie. Grazie alla globalizzazione dei m. e alla diffusione del sistema telematico di negoziazione non è più necessaria l’ ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] in Germania e nei paesi scandinavi; più debole la diffusione in Polonia e in Boemia. Il calvinismo penetrò rapidamente Roma, emerge l’esigenza di una nuova architettura religiosa semplice e austera, che privilegi la pianta centrale e l’eliminazione ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] portano a individuare i centri d’irradiazione, le aree di diffusione, l’origine e la cronologia delle varie forme e dei distingue l’arte p. dall’arte illustre o grande non è la semplicità, che può essere dell’una o dell’altra, bensì l’elaborazione che ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] a Villa Albani; fu celebrato in epigrammi ed ebbe una larga diffusione). Un ritmo analogo, ma invertito, mostra il Satiro anapauòmeno una grazia tutta nuova. Se il severo e semplice peplo nel suo simmetrico cadere di pieghe architettoniche verticali ...
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Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] genericamente usata per indicare forme musicali dalla struttura semplice, per lo più strofica, e dalla melodia accattivante case di milioni di persone in tutto il mondo grazie alla diffusione del disco microsolco – che divenne il supporto d’elezione ...
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Forma di arte e comunicazione urbana che gravita attorno a tutti i possibili utilizzi creativi di semplice carta adesiva (sticker) e può essere riferita al campo dei graffiti e della street art. Gli sticker [...] , sono ampiamente sfruttate in campo creativo da writer e street artist: con la funzione di forma alternativa e meno rischiosa di diffusione del nome per i primi, e come metodo di promozione del proprio logo artistico per i secondi. Il fine di brand ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] il 10% della produzione italiana. Più estesa area di diffusione ha il tabacco, che si coltiva soprattutto nella provincia di del tempo di quello a Santa Maria Maggiore di Ravenna, a semplice canna, e a giorno solo nella cella campanaria, di Tessèra ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] La trasformazione che l'illuminazione a gas porta nella comunicazione pubblicitaria è determinante per la sua diffusione. Il m. non è più semplicemente affiche per la visione di un pubblico diurno, ma viene pensato anche per un pubblico differente ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] di elementi stilistici di varie epoche, assemblati ludicamente.
Alla diffusione del p. come teoria e come prassi si sono presenta la decostruzione delle ''supreme finzioni'' moderne: ma una semplice presa d'atto (compiaciuta o diffidente che sia) non ...
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podcasting
s. m. inv. Modalità di diffusione attraverso la rete telematica di brani audio o video digitalizzati, utilizzando il protocollo di codifica dei dati Rss (Really simple syndication, Diffusione davvero semplice). ◆ Si è appena finito...
fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e pers., féa, féano], pass. rem....