Umanista francese (Muret, Limoges, 1526 - Roma 1585). Trascorse la sua vita nell'insegnamento, prima in Francia dove nel 1547, a Bordeaux, ebbe come allievo Montaigne, poi (dal 1554) in Italia: dapprima [...] classici, diede prova di alto acume filologico (Variae lectiones, commentarî su Cicerone, Orazio, Tacito, Platone, Aristotele, il Digesto, ecc.); fu autore di versi latini d'ispirazione oraziana (Iuvenilia, 1552), di Hymni sacri, di Epistolae, di ...
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Giureconsulto (Rosciate, Bergamo, 1290 circa - Bergamo 1360). Studiò a Padova; tornato a Bergamo, vi esercitò la professione forense ed ebbe affidate dai Visconti e dalla sua città varie ambascerie. Nelle [...] problema dei rapporti dei varî ordinamenti statutarî tra di loro e con il diritto romano-giustinianeo. Nei Commentaria al Digesto e al Codice mostra la tendenza a conciliare l'indirizzo concettuale proprio della scuola francese con quello pratico più ...
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Giurista romano (sec. 2º d. C.); svolse la sua attività dall'età di Adriano fino ai primi anni di Marco Aurelio e di Lucio Vero. Non si distinse per profondità di pensiero e coerenza sistematica; piuttosto [...] . Per la probità e la chiarezza, doti precipue della sua vastissima opera, P. fu largamente sfruttato dai giuristi posteriori e nel Digesto di Giustiniano. Espose il diritto civile in 36 o 35 libri ex Sabino (basati su tre di Masurio Sabino) e in 39 ...
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Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] dal diritto romano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica (Additiones al Digesto, un apparato al De regulis iuris del Liber Sextus, un trattato De actionibus e altre minori monografie, celebrati consilia ...
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Giurista (Orléans 1699 - ivi 1772). Magistrato dal 1720, fu dal 1739 prof. di diritto a Orléans; conoscitore profondo del diritto romano e canonico e delle coutumes. La sua opera maggiore è rappresentata [...] 1781). Meno riuscita l'opera sulle Pandette (Pandectae Iustinianeae in novum ordinem digestae, 1748-52), dove, con scarso senso storico, credette di correggere il disordine sistematico del Digesto, ricollocando ogni massima nel punto più confacente. ...
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ACCONCIAIOCO, Lorenzo
Mario Del Treppo
Nato a Ravello, giurisperito, consigliere e familiare del re, nel 1304 gli fu affidata un'importante causa tra la Curia regia e il signore di Malpignano (Otranto), [...] di vari benefici ecclesiastici. Nell'anno accademico 1305-06 allo Studio di Napoli, con stipendio di 6 once, lesse il Digesto nuovo. In quello stesso anno gli venivano donate dalla Regia Corte 100 once quale sussidio per l'acquisto di un ospizio ...
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Giurista abruzzese (sec. 13º). Non abbiamo dati precisi sulla sua vita: studiò diritto, forse a Bologna, e ricoprì certamente cariche pubbliche a Napoli, dove fu anche giudice della Magna Regia Curia. [...] testimonierebbe l'opera sua maggiore, la glossa ordinaria al Liber constitutionum di Federico II, insigne per novità di pensiero e forza di esegesi e di sintesi (scritta verso il 1278-85). Ci restano anche frammenti di glosse al Codice e al Digesto. ...
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Giurista (Milano 1454 - Siena 1536). Addottoratosi a Pisa (1476), vi insegnò il diritto civile. Lesse successivamente a Siena, Pisa, Padova, Pavia. Polemista vivace, ebbe vita avventurosa e agitata. Nel [...] ; nel 1515, assolto dalla scomunica, tornò a Pavia, poi a Pisa e da ultimo a Siena. Scrisse commentarî al Digesto, al Codice, agli Usus feudorum, alle Decretali, monografie sulle azioni, sull'enfiteusi, ecc., e consilia. Furono suoi scolari Leone ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] , De testibus, De oblationibus; suo figlio Bartolomeo (Siena 1436 - ivi 1507), lasciò ripetizioni, consulti e commentari al Digesto; Mariano il Giovane (Siena 1482 - Bologna 1556), figlio di Bartolomeo, ebbe fama di grande avvocato, scrisse un ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] dei suoi interessi giuridici è un atto del 7 sett. 1269 con cui si ratificò l'acquisto di un codice del Digesto con le note di Accursio, da lui compiuto per una somma piuttosto ingente; un accenno autobiografico sulle sue esperienze alla scuola ...
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digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....