Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] , dall’altro, dell’azione militare fascista, la sua posizione subirà un certo cambiamento.
Su «Energie nove», a dimostrazione della differenza tra coloro che poco dopo Gobetti stesso studierà chiamandoli «comunisti torinesi», e lui, che si ostinerà a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] etici spazio e dignità, ma non per questo si deve pensare che il problema gli fosse indifferente. Ne è evidente dimostrazione un’opera praticamente coeva al De humana mente, l’An homo bonus vel malus volens fiat: infatti, pur facendo ricorso ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] del suo Somnium seu astronomia lunaris, la cui edizione fu curata dal figlio Ludwig nel 1634; in esso Kepler voleva dimostrare dal punto di vista degli abitanti lunari l'esattezza della concezione copernicana del mondo.
Mentre era in viaggio per Linz ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] che mirano a simulare i reali processi cognitivi umani, piuttosto che quelle cui si volgeva l'IA degli anni Cinquanta (dimostrazione di teoremi logici e matematici, automazione del gioco degli scacchi e della dama) o quelle che hanno dato origine all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] le dottrine fondanti del cristianesimo, qualora esse siano offerte non come oggetto di pura fides, ma come conclusioni apoditticamente dimostrabili.
Mentre infuriava la polemica sullo scritto del 1516 (il libro era stato arso in piazza a Venezia per ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] semplici a quelle difficili ed ignote deve premettere tanti assiomi e postulati quanti ne occorrono per giungere ad una dimostrazione, che può essere di tre tipi: rigorosa, positiva, negativa o per assurdo. La matematica viene definita scienza della ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] greca, come quello di Basilio Magno per l'arcivescovo latino di Otranto. Con i suoi Tria syntagmata si dimostrò però anche efficace polemista per la difesa delle peculiarità dottrinarie, liturgiche e disciplinari della sua Chiesa contro la dottrina ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] né si allineò ai progressi dell'età di J. Bernoulli e di L. Euler: nei suoi scritti la matematica funge da paradigma dimostrativo costante, ma questo carattere era già comune nel tardo Seicento, mentre i contenuti tecnici restano in lui in gran parte ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] già prima della sua partenza, il 17 agosto del 1954, Adorno aveva scritto ad Horkheimer che Dahrendorf, Ralf era «la migliore dimostrazione della nostra tesi che, a rigore, dopo di noi ci sarà il deserto».
7. Tubinga 1961: lo scontro tra Theodor W ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] sesso maschile subite negli anni Ottanta sono state più che compensate da un aumento della presenza femminile. Alcune ricerche, poi, dimostrano che per i membri dei sindacati la s. operaia resta un punto di riferimento essenziale (Lind 1996, pp. 118 ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...