DUE PUNTI
Nella ➔punteggiatura, i due punti hanno la funzione di spiegare, chiarire, dimostrare quello che è stato affermato nelle frasi precedenti. Si trovano dunque a introdurre:
– una dimostrazione, [...] la conseguenza logica di un fatto, l’effetto di una causa
Premette il pulsante: il computer si accese
– una frase con funzione di apposizione della precedente
Conobbe Chiara: una ragazza deliziosa
– una ...
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OMONIMI
Gli omonimi (dal greco omònymos ‘dal nome uguale’) sono parole che hanno la stessa grafia e la stessa pronuncia, ma hanno etimo e significato diversi
sale (sostantivo) / sale (3a persona singolare [...] dell’indicativo presente del verbo salire)
riso (‘dimostrazione di ilarità’) / riso (‘tipo di cereale’)
folle (aggettivo) / folle (sostantivo femminile, plurale di folla). ...
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Linguista (Bologna 1866 - Lido di Venezia 1929); prof. di filologia semitica (dal 1904) e di glottologia (dal 1912) nell'univ. di Bologna; accademico d'Italia (dal 1929). Le sue ricerche sono tutte fondate [...] sul principio, posto come tesi da dimostrare ma a volte anche come fondamento della dimostrazione stessa, che tutte le lingue discendono da una unica lingua originaria. Le maggiori opere di T. sono i Saggi di glottologia generale comparata (4 voll., ...
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Glottologo (Copenaghen 1842 - ivi 1927). Si è occupato di finnico, d'indoeuropeistica, di turcologia e di etrusco. Addottoratosi con la tesi Über den Einfluss der germanischen Sprachen auf die finnish-lappischen [...] più arcaico del gotico, passò a insegnare (1871) a Copenaghen, dove nel 1875 fu nominato professore. Sua è la dimostrazione che il nome etnico "russo" è identico al finn. ruotsi "svedese" (1877); inoltre decifrò le antiche iscrizioni turche in ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] che per l’argomento e ne segue che o si deduce che per l’opinione, a caratterizzare il testo argomentativo dimostrativo è proprio il carattere di virtuale necessità della conclusione, per cui può essere sufficiente che l’argomento sia introdotto da ...
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Linguistica
Forme o parole postulate Quelle forme o parole antiche, di solito contrassegnate con asterisco, che non sono documentate in alcun testo, ma di cui viene ragionevolmente supposta l’esistenza [...] del francese roche e del logudorese rocca).
Matematica
Proposizione che, senza essere dimostrata, si assume, o si richiede all’interlocutore di assumere, come fondamento di una dimostrazione o di una teoria (in generale, di un sistema deduttivo). È ...
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Filologo ed esegeta inglese (Shap, Westmoreland, 1645 - Oxford 1707). Dottore in teologia, nel 1681 era rettore di Blechingdon e cappellano reale. Direttore del St. Edmund's Hall di Oxford (1684), divise [...] parte delle varianti metteva a rischio il textus receptus, mentre dall'altro il deista A. Collins ne prendeva pretesto a dimostrazione del carattere umano del testo sacro. In realtà, per M. quel suo testo doveva essere solo un gradino nel processo ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] , nomi). Tuttavia talvolta possono essere usati per designare il risultato di un’azione, nel qual caso designano oggetti (1) piuttosto che processi (2):
(1) la dimostrazione del teorema di Pitagora si trova alla pagina 5 del libro di geometria
(2) la ...
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FRINGS, Theodor
Germanista, nato a Dülken nella Renania il 23 luglio 1886. Dopo aver insegnato all'università di Bonn (libero docente nel 1915, professore straordinario nel 1917, ordinario nel 1919) [...] di là del confine etnico tedesco-francese. Gli stretti legami tra lingua e cultura trovano un'ulteriore dimostrazione storica negli studî Die Grundlagen des Meissnischen Deutsch, ein Beitrag zur Entstehungsgeschichte der deutschen Hochsprache, 1936 ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] , se ripetessi più volte il nome di Era» (Cratilo, 404 C). Tale osservazione viene fornita come una convincente – perché autoevidente – dimostrazione del motivo per cui Era è dèa dell’Aria. È la «via dei nomi», come fu poi teorizzata dal cabalismo di ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...