Angioini
Nome con cui si designano alcune dinastie che hanno avuto la titolarità della contea di Angiò, nella Francia centroccidentale. Tra queste, i Plantageneti, che salirono al trono d’Inghilterra [...] nel 1154 con Enrico II, ma soprattutto i discendenti di Carlo I d’Angiò, secondogenito del re di Francia Luigi VIII, della stirpe dei Capetingi, che regnarono in Sicilia e a Napoli dal 1266 al 1435. A ...
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Dinastiaangioina che tenne il trono inglese a partire dal 1154. Il nome, solo modernamente esteso ai suoi appartenenti, deriva dal fatto che Goffredo il Bello, conte d'Angiò, aveva per stemma un ramo [...] di York, capo del ramo yorkista dei P., scoppiò la famosa guerra delle Due Rose, che diede il trono (1485) a Enrico Tudor (Enrico VII), discendente per linea femminile da Edoardo III; Enrico VII divenne in tal modo il fondatore di una nuova dinastia. ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] in poi il Ducato di Spoleto e la Marca d’Ancona fecero parte definitivamente dello Stato della Chiesa, mentre la dinastiaangioina riconosceva sul Regno di Sicilia l’alta sovranità della Santa Sede. Nel 1278, per rinuncia imperiale, anche la Romagna ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] trovò così in un'alternativa quanto mai difficile, perché doveva decidere per uno dei due più importanti alleati della dinastiaangioina sin dal tempo della conquista del Regno da parte di Carlo I. Mercanti e banchieri fiorentini erano inoltre i più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] quasi sempre straniere di origine; dal momento stesso dell’inizio del Regno, con la dinastiaangioina, Croce vede all’opera i fattori che lo fecero quasi sempre fragile: l’incapacità dei baroni, che costituivano la «classe preponderante e dirigente ...
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Bari
GGiosuè Musca
All'inizio del sec. XIII la città di Bari, ancora largamente ruralizzata per la presenza di orti e giardini nel tessuto urbano, è caratterizzata da una struttura sociale articolata [...] che appare abitata da personaggi di elevata condizione sociale, tra i quali diversi giudici e funzionari regi.
All'avvento della dinastiaangioina Bari è al vertice di un sistema stradale che la collega, per Fesca e Giovinazzo, alle città della costa ...
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FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] al tradimento, condanne che colpirono invece alcuni Minori.
Come i Francescani, anche i Frati predicatori godettero dell'appoggio della dinastiaangioina, che sostituì gli Svevi nel Regno di Sicilia, e dal 1266 la loro diffusione non trovò più alcun ...
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FARAGLIA, Nunzio Federigo
Umberto Russo
Nato a Pescocostanzo (L'Aquila) il 31 luglio 1841 da Girolamo e Maria Rachele De Padova, a nove anni fu avviato agli studi nell'abbazia di Montecassino, affidato [...] sull'avversario Alfonso d'Aragona. La trattazione affronta in cinque libri le complesse vicende che posero fine alla dinastiaangioina, determinando l'avvento degli Aragonesi al trono di Napoli. L'Appendice contiene due "Itinerari", in cui sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] militari o per altri servizi, erano stati insigniti della dignità cavalleresca da potentati esterni (in modo particolare, dalla dinastiaangioina insediata nel Regno di Napoli) e che, per questo, dovevano loro fedeltà feudale, a scapito della ‘fede ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] politico si fece, comunque, sentire: si pensi soltanto, ad esempio, al fortissimo legame che con il francescanesimo ebbe la dinastiaangioina. Non fu, però, per la via politica che si giocarono le carte decisive per la diffusione dei nuovi Ordini nel ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...