Pseudonimo del drammaturgo giapponese Suginomori Nobumori (Kyōto 1653 - Osaka 1725). È il maggior autore giapponese di teatro dell'epoca premoderna, colui che contribuì in modo determinante allo sviluppo [...] Kokusenya kassen ("Le battaglie di Coxinga", 1715), ambientato nel 17º secolo e dedicato all'ultimo sostenitore della dinastiacineseMing - e per i cosiddetti drammi sociali (sewamono), che rispecchiano la realtà del suo tempo, colta soprattutto ...
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Pechino (cin. Beijing) Città capitale della Cina (19.617.963 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata nella sezione nord-orientale del paese, un centinaio di km a NO di Tianjin, [...] Yuan, e assunse il nome di Dadu («città grande»). All’inzio (1368-1417) della dinastiaMing, la residenza degli imperatori cinesi fu a Nanchino; ma dal 1417 P. tornò capitale, con il nome di Beijing («capitale del nord») che conserva tuttora.
La ...
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SIN-KIANG (cin. "la nuova frontiera"; A. T., 97-98)
Mario SALFI
Marcello MUCCIOLI
Giovanni VACCA
Vasta regione dell'Asia Centrale, annessa nel 1759 alla Cina, che la eresse a provincia col nome attuale [...] . La Cina, l'Iran e l'Occidente entravano in contatto.
Con la caduta della dinastia mongola, la nuova dinastiacineseMing (1638), la Cina perdeva nuovamente ogni contatto con l'Occidente. Il Turkestan orientale si convertiva all'Islām e si separava ...
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Ming, arte e civiltà
Stefano Luciani
Il periodo della grande fioritura artistica della Cina
La dinastiaMing, fondata nel 1368 e durata fino al 1644, ha visto susseguirsi sul trono 16 imperatori. In [...] Zhu Yuanzhang, capo delle sommosse contro i Mongoli che governavano allora la Cina, sconfisse le truppe imperiali, fondò la dinastiaMing (in cinese «splendente»), e adottò per il suo regno il nome di Hongwu.
Egli in pochi anni attuò un rigido ...
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Nome della dinastiacinese che regnò in Cina dal 1368 al 1644, con capitale dapprima a Nanchino, poi dal 1421 a Pechino. Dei suoi imperatori i più famosi furono Hongwu (1368-1398) e Yongle (1402-1424). [...] europeo e si assisté all'ingresso in Cina dei gesuiti, con Matteo Ricci. Nel 1644 la grande ribellione guidata da Li Zicheng rovesciò la dinastia e i Mancesi che la minacciavano dal Nord finirono con l'insediarsi alla corte di Pechino fondando la ...
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cinese, filosofia
Verso la fine del 19° sec., per rendere il termine filosofia si adottò in Cina l’espressione zhexue, mutuata dalla lingua giapponese; espressione che letteralmente significa «conoscenza [...] celeste. E in effetti, a partire dalla dinastiaMing (1368-1644), quasi ogni città o unità amministrativa di certo non la più importante, del complesso filosofare cinese. Non avendo postulato procedure sistematiche, né un metodo universale ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] a Khān bālīq (Pechino) e diede alla sua dinastia il nome cinese di Yuan. Adottò una politica razzista, allo scopo -1420); si conservano nella zona le tombe ipogee dei primi imperatori Ming e l’imponente cinta muraria. Nel primo quarto del 15° sec ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] titoli. Di notevole sensibilità, certamente influenzato dalla narrativa cinese d’epoca Ming e Qing, il romanzo coreano si affermò agli che contenevano ceramiche Mumun. Con la conquista della dinastiacinese Han Occidentali (108 a.C.), cominciò il ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] Cina. Pur troppo a poco più di trent'anni dalla sua morte (1328), quando alla dinastia mongola dei Yüan successe la dinastiacinese dei Ming l'opera di frate Giovanni venne travolta e definitivamente stroncata. Era naturale che missioni siffatte ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] e nel sec. IX Wei Hsieh fu il primo pittore cinese che firmò una pittura buddhista. Còl sorgere dei monasteri aumentò trita e minuziosa; i colori stridenti e brillanti. Durante la dinastia dei Ming lo stile fu sano, senza slanci di novità. Alla fine ...
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