Elezione imperiale
Ernst Schubert
Ai sovrani svevi non era stata tramandata dai loro predecessori una forma di elezione definita, e neppure gli Svevi la lasceranno, a loro volta, in eredità ai loro [...] : si trattava di un'elezione alla vigilia di una crociata che il re aveva caldeggiato. Anche questo entrerà a far parte della memoria dinastica degli Svevi e nel 1196 l'inscindibilità della crociata, dell'elezione reale e delle pretese di dominio ...
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Iconografia
FFrancesco Gandolfo
Davanti a ciò che è stato realizzato sotto la diretta committenza di Federico II, è parso possibile chiedersi se, per la prima volta nella storia, alcune delle immagini [...] la concretezza delle prove, sono stati il mito del sovrano svevo e la coincidenza cronologica tra il suo regno e la creazione duca di Puglia e principe di Capua, continuatore dunque della dinastia normanna, e questo spiega la presenza di quel tipo di ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] lo sviluppo dello Stato napoletano, distruggendo l'esperienza normanno-sveva con la chiamata di Carlo d'Angiò. L'avversione il proprio distacco dal resto d'Italia, dove invece le dinastie regnanti contrastavano apertamente le pretese di Roma. Fra i ...
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Città, Regno di Sicilia
Giovanni Vitolo
I trent'anni compresi tra la scomparsa di Guglielmo II (1189) e la celebrazione della Curia generale di Capua da parte di Federico II nel dicembre del 1220, che [...] , legate alla crisi di direzione politica della dinastia. Se ancora oggi circolano al riguardo idee Carratelli, Napoli 1992, pp. 87-136.
Itinerari e centri urbani nel Mezzogiorno normanno-svevo, a cura di G. Musca, Bari 1993.
C. Brühl, L'itinerario ...
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Magonza (1235), pace di
WWolfgang Stürner
Dall'autunno del 1234 e in seguito all'aperta ribellione di suo figlio Enrico, re di Germania, la situazione tedesca assunse un'importanza centrale agli occhi [...] vissero anche la solenne conclusione della pace tra le case sveva e guelfa. Inginocchiato di fronte all'imperatore, Ottone di Luneburgo feudale.
Questo tipo di soluzione conferì alla dinastia guelfa una solida posizione di potere riconosciuta dal ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] . Il notaio Matteo di Aiello, discendente di una dinastia di giudici campana, che divenne vicecancelliere e poi cancelliere al potere Tancredi, tuttavia ciò non accade nel trapasso all'epoca sveva: quattro notai di Tancredi e di Guglielmo III e tre di ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] intanto offerto rifugio a vari fuoriusciti e partigiani della causa sveva, permise a Corrado Capece di organizzare, da Tunisi e araba, furono quasi sempre in grado di dare vita a dinastie più o meno durature, che mantennero tuttavia un rapporto di ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. IV, p. 860 e s 1970, p. 460)
C. Napoleone
Con il termine generico di m. s'intendevano nell'antichità oltre ai m. veri e proprî, compatti e di media [...] avvalorano, oltre l'esteso uso che ne fu fatto da quelle dinastie, anche le suggestioni che crearono presso i Romani dopo la ma anche di numerose città d'Italia, dalla Palermo normanna e sveva a Pisa e Firenze, con l'eccezione di Venezia dove la ...
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Francia, regno di
BBenoît Grévin
Per tutto il XIII sec. il Regno di Francia fu la principale potenza politica dell'Occidente. Questa preminenza, conseguita nei fatti con le vittorie riportate durante [...] fra i due corpi più grandi della cristianità occidentale si era lentamente associata alla convinzione di una relazione dinastica fra Svevi e Capetingi ormai tradizionale, allorché, in seguito alla morte di Federico e di Corrado IV, la casa ...
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PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] auctoritatis, in merito alla portata di una fonte sveva, la costituzione Si quando. De hominibus Baronum possidentibus autore di un epitaffio composto in ricordo di un principino della dinastia angioina, figlio di Filippo, fratello del re Luigi, e di ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...