MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] quel popolo deteminarono il sorgere dell'istituto monarchico; esso fu quindi completamente esente dal concetto del monarca come dio-incarnato, e da principio, secondo la ben nota ripugnanza dei nomadi al monarcato, fu anche lontano dall'assolutismo ...
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ROMANI, Lettera ai
Leone Tondelli
È la più ampia e importante dell'epistolario conservatoci di S. Paolo apostolo (v.). Egli vi traccia sistematicamente, con digressioni più apparenti che reali, il suo [...] sfuggire solo mediante un condono delle colpe umane. Esso è stato ottenuto per la morte di Cristo, il Figlio di Dioincarnato; il sacrificio volontario di lui è espiazione e propiziazione per gli uomini peccatori.
Per sua natura il condono è grazia ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] classica nella Chiesa d’Oriente, tra la t. che verte sulla realtà intima di Dio e l’‘economia’ che si riferisce all’opera di rivelazione e di salvezza realizzata dal Logos incarnato. All’inizio del 6° sec., un nuovo sviluppo al concetto di t. viene ...
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MONOFISITI
Michelangelo Guidi
. Composto, dal gr. μόνος "unico, solo" e ϕύσις "natura", già usato in greco (μονοϕυσ) e poi passato in latino (monophysitae) e nella terminologia storica per designare, [...] alle formule di S. Cirillo (v.) e alla sua fondamentale μία ϕύσις τοῦ Θεοῦ Λόγου σεσαρκωένη "una sola natura del Dio Verbo incarnata" (v. cirillo; apollinare) ha il suo dottore in Severo patriarca di Antiochia (morto nel 538), ed è detto anche ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] non calcedonesi sembrano preferire piuttosto la formula cristologica di s. Cirillo di Alessandria: ‟una sola natura del Verbo di Dioincarnato", che non era intesa da Cirillo in senso monofisita. Viene così a mancare il sostegno a uno degli ostacoli ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] un amico del Logos cristiano, della parola di Dio, Gesù Cristo, senza essere un dioincarnato. L’amico del Logos, interprete della parola di Dio, riconduce l’intera umanità alla conoscenza di Dio, proclamando la legge della verità e della bontà ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] 'idea essenziale della pedagogia della Chiesa. Fin dal tempo degli apostoli, l'insegnamento cristiano era centrato sul dogma di Dioincarnato che ha salvato l'uomo con la sua morte. La vita 'terrena' di Cristo, appena accennata dai vangeli, restava ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] ) vero e concreto era necessariamente in relazione (oppositiva e perciò veramente dialogica) con il soggetto: era un Dio-incarnato, un Dio-con-noi, l’Emmanuele, il Cristo, vivente nel profondo del nostro cuore e però, appunto, intrascendibile fuori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] ’idealismo e afferma con decisione che
il pensiero, o Dio, incarnato e immanente in noi, presuppone […] un Dio trascendente e disincarnato, preesistente all’incarnazione e che ha voluto incarnarsi (La trascendenza, 1914, p. 21).
L’immanenza stessa ...
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Gentile e il nichilismo
Gennaro Maria Barbuto
Storiografia
Se si scorrono le pagine sulla storia del nichilismo, come quelle di Franco Volpi (1996), o le diverse testimonianze filosofiche sul nulla, [...] l’uomo è veramente uomo soltanto nella sua unità con Dio […]. E Dio da parte sua è il vero Dio in quanto è tutt’uno con l’uomo, che lo compie nella sua essenza: Dioincarnato, fatto uomo e crocefisso. Perché cattolico? Perché religione è Chiesa ...
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incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...