Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] se non è noto che agli interessati: dove la distinzione tra il sapere di Dio e il vedere della Madonna, tra scienza e visione, è, a suo senso fin dai primi tempi del cristianesimo, per cui è nelcristianesimo stesso che bisogna vedere la radice di ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] pagana tradizionale sia al potenziale beneficio politico implicito nelcristianesimo.
Nelle sue osservazioni conclusive Burckhardt non si realizzare sino in fondo la missione affidatagli da Dio in quanto suo inviato107. La fondazione di Costantinopoli ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] della sovranità, secondo la quale il re è ministro di Dionel suo regno per promuovere il bene spirituale e materiale dei al cristianesimo, fu un ascoltato consigliere di Costantino. Nominato prefetto del pretorio d’Oriente nel 326 e console nel 331, ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] la nuova, inutile divisione che si sta sviluppando nelcristianesimo egiziano, dal quale egli sperava che «gli altri 335, Costantino esalti la sua capacità di diffondere il culto del Dio cristiano oltre i confini dell’Impero, tra i ‘barbari’. È ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] ] trovare il suo asse fondamentale che nelCristianesimo»56. Con questo programma la casa De Simone, Profilo di don Giacomo Alberione (1884-1971), in V. Gambi, L’editore di Dio, a cura di A. De Simone, Cinisello Balsamo 2003, pp. 465-475, 469.
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] e la fede. In tal modo Eusebio assume nelcristianesimo l’intera teoria politica ellenistica, ponendo le basi per i rapporti fra Chiesa e Impero. L’imperatore diviene un amico del Logos cristiano, della parola di Dio, Gesù Cristo, senza essere un ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] cura d’anime, ma non trovava spazio nelcristianesimo confessionale scaturito dalle nuove chiese delle Riforme il suo potere era limitato e per definizione inferiore a quello di Dio, gli veniva negato il potere di compiere ‘miracoli veri’ come ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] libero»28.
Fondamentali per realizzare l’incontro fra cristianesimo e libertà politica erano stati l’insegnamento e l’esempio dei puritani. Essi andarono nel nuovo mondo per pregare Dio liberamente e sostenevano le più radicali teorie democratiche e ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] nella formula: Gesù salva – guarisce – battezza [nello Spirito] – ritorna. Il cristianesimo storico, pur avendo sempre ‘glorificato’ lo Spirito Santo nel quadro della dottrina trinitaria di Dio, è stato, in generale, nei suoi venti secoli di storia ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] che quella di Costantino non arriva a essere, nelcristianesimo occidentale, una figura teologica.
Non arriva a esserlo rivolgersi ai vescovi in questo modo: “Voi siete dèi, stabiliti dal Dio supremo; e non è giusto che l’uomo giudichi degli dèi”66 ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...