GIAFFA (arabo Yāfā; ebr. Yāfō; A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Angelo PERNICE
Città marittima della Palestina sorta su un punto dove la costa, diritta, importuosa, presenta una breve sporgenza [...] di nuovo in potere dei Romani. Nei primi tempi nelcristianesimo Giaffa ebbe una comunità fiorente la quale si accrebbe ancora ebbe la visione con la quale Dio lo invitava ad accogliere i gentili nella chiesa. Devastata nel 65 da Cestio Gallo, e poco ...
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Da motivi risalenti a concezioni in parte assai antiche, da cui dipendono la rappresentazione dell'anima ψυχή, psyche) come figura alata e la personificazione dell'amore in figura di fanciullo, pure alato, [...] secondo il Kojiki, Toyotamabime, figlia del dio del mare, aveva pregato lo sposo Ho-wori di non guardarla nel momento del parto; ma Ho-wori tali interpreti, il mito pagano poté passare nelcristianesimo, dove fu volto a esprimere la credenza nell ...
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La benda (στέϕος, στρόϕιον, ταινία, vitta, fascia, taenia) ha parte importante nella vita religiosa dei Greci e dei Romani, perché sin da tempo antichissimo essa è stata un segno di consacrazione alla [...] gli oracoli, tiene una benda nella mano levata verso il dio; la benda è un attributo dei partecipanti al tiaso bacchico, monache cristiane. Quanto al velo delle donne e delle fanciulle nelcristianesimo, basterà citare S. Paolo (I Corinzî, XI, 4 segg ...
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Filosofo francese nato a Lione nel 1776, morto a Parigi nel 1847. Figlio di un tipografo editore che stampò la seconda e terza edizione del Génie du Christianisme, nel 1808 promosse col padre la Société [...] sentimento religioso e l'esaltazione del "genio del Cristianesimo" e talune vaghe risonanze della nuova filosofia tedesca guidata dalle grandi forze che sono la rivelazione dello spirito di Dionel mondo umano: l'istinto sociale, la lingua che è una ...
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È l'astenersi da qualche cosa, e particolarmente da qualche cibo o bevanda per un motivo religioso. Questa osservanza s'incontra di frequente, e può fondarsi su ragioni diverse.
1. Dalle carni di animali [...] nomo o distretto, un determinato animale era venerato qual dio, e tutti gli altri individui della medesima specie segg.; Levitico, XVII; cfr. Atti, XV, 29). Nelcristianesimo cadde poi anche questa restrizione, mentre restarono proibite le carni ...
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Poeta anglosassone del sec. VII. Unica fonte della nostra conoscenza del poeta e della sua opera, è Beda (Hist. eccles., IV, 24). Questi racconta come C. fosse umile boaro nel monastero "doppio" di tipo [...] , egli ebbe il dono della poesia in una visione inviatagli da Dio, nel corso della quale cantò un inno in lode del Creatore; riferito uno stadio assai primitivo nell'assimilazione del cristianesimo; gli argomenti sono infatti chiaramente concepiti da ...
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. La parola divenire (γίγνεσϑαι) fu adoperata per dinotare la rivoluzione continua delle cose. "Tutto scorre e nulla permane", e però non si può dire che le cose siano: il loro essere consiste nel passare, [...] spiritualizzazione dell'universo è il principio presente anche nelcristianesimo. Alle due correnti, la neoplatonica e lui creato, così lo spirito è reale in quanto esce da Dio e ritorna a Dio.
Nei tempi moderni, per opera del Hegel, il concetto del ...
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. L'atto dell'accomodare (lat. commodus) dell'adattare; anche accomodazione. È termine in uso nell'esegesi biblica. In maniera generale si riferisce all'uso di citare frasi e passi delle Scritture in un [...] problema della ispirazione divina della Scrittura, il concetto che Dio, nel dettare le frasi e le immagini di cui rivestiva la ecclesiastica, aveva fatto della Bibbia la ròcca forte del cristianesimo riformato; e nella sua esegesi ebbe largo posto il ...
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TOYNBEE, Arnold Joseph
Piero Treves
Storico inglese, nato il 14 aprile 1889. Educato a Winchester e al Balliol College di Oxford, vi insegnò filologia classica dal 1912 al 1915. Servì quindi presso [...] storia quale progressiva instaurazione del Regno di Dio, e del cristianesimo quale religione assoluta: donde il succedersi religiosa, epperò destinata a scomparire progressivamente nelcristianesimo e in questo nondimeno a consistere eterna ...
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Nacque circa il 1654 a Nay (Béarn); morì il 2 ottobre 1727 a St. Mary-le-bone, ora parrocchia di Londra. Addottoratosi in teologia (protestante) a Strasburgo, assunse a Berlino, chiamatovi dall'Elettore [...] , è il Messia promesso"; mentre la seconda, per dimostrare l'origine divina del cristianesimo, risale dalla proposizione: "vi sono cristiani nel mondo" a: "vi è un Dio" Nel Traité de la divinité de N. S. Jésus-Christ (Rotterdam 1689), il procedimento ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...