(o Mexitli) Altro nome del supremo dio azteco Huitzilopochtlie, per derivazione, anche della tribù azteca che si stabilì a Tenochtitlán (od. Città di Messico). Dal nome di M. sarebbe derivato quello di [...] México ...
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(gr. Εἰδοϑέα) Divinità marina, figlia del dio Proteo. Nell’Odissea consiglia a Menelao, che dopo essersi trattenuto in Egitto per 5 anni dopo la guerra di Troia e vuole tornare in patria ma è ritardato [...] dalla calma dei venti, di consultare Proteo ...
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Ĕlōhīm Nell’Antico Testamento, titolo del dio d’Israele. La sua alternanza con il nome proprio Yahweh ha dato modo ai critici di individuare due delle fonti del Pentateuco, l’ elohista e la yahwista, [...] che si sarebbero combinate nella redazione definitiva ...
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(o Imeneo; gr. ῾Υμήν o ῾Υμέναιος) Dio greco degli sponsali, forse personificazione in origine del canto nuziale (imeneo), durante il quale era invocato. Nel mito è figlio di Apollo e di una Musa (Calliope, [...] Clio o Urania) o di Dioniso (o Magnete) e di Afrodite. Nelle varie versioni della leggenda, è rappresentato come un giovane bellissimo, che dopo aver liberato alcune fanciulle ateniesi rapite dai corsari ...
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(lat. Fons o Fontus o Fontanus) Dio romano delle sorgenti, detto figlio di Giano e di Giuturna; è tra le divinità menzionate nel calendario festivo, con la festa ( Fontinalie) che si celebrava il 13 ottobre, [...] ornando i pozzi di corone e gettando fiori nelle fontane. Il suo più antico luogo di culto sembra fosse l’ara Fontis ai piedi del Gianicolo; uno dei suoi tempi, costruito nel 231 a.C., era probabilmente ...
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MANIMAZOS (Μανίμαζος)
F. Canciani
Appellativo del dio cavaliere tracio (v.), conosciuto in Grecia come Heros, su due rilievi trovati a Varna, m Bulgaria. Il dio, che indossa le brache e porta una lunga [...] clamide svolazzante, si dirige a cavallo verso un altare, da cui spunta un albero; un serpente, attorto intorno al tronco, si rizza contro il cavaliere.
L'esito in -maza ricorre frequentemente nell'onomastica ...
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teodia
Marisa Cimino
" Canto rivolto a Dio " (dal greco θεὸς ᾠδή); neoformazione grecheggiante, corretta (v. GRECISMI; neologismi; oda), coniata, sembra, direttamente da D. per indicare i Salmi di David, [...] Deo: unde ‛ theodia ' si è parole formade e sillabicade da Deo "; Ottimo: " nella tua teodia, cioè ‛ scrittura divina che tu [Dio] scrivesti ' "; Pietro: " Theodia, ita dieta a ‛ thèos ', quod est Deus, et ‛ dia ' quod est duo, quasi verba formata a ...
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Nel Medioevo europeo, il ‘giudizio di Dio’, richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani e ufficialmente riconosciuto dalle varie legislazioni medievali: [...] consisteva in determinate prove il cui esito si concepiva come diretta manifestazione della volontà divina. La grande popolarità delle o. presso gli antichi popoli germanici, specialmente nella forma del ...
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Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), [...] il d. si trova in modo esplicito o implicito nella rivelazione e ha quindi valore oggettivo e immutabile; essendo necessario per la definizione dogmatica l’intervento della Chiesa docente, si riconosce ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...